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Terremoto. Clini: c’e’ piano pronto da 2012 per sicurezza territorio prevedeva avvio programma da realizzarsi in 15 anni – Su Radio Cusano Campus, nel corso di Ecg, è intervenuto per parlare del terremoto anche l’ex ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Clini ha parlato del piano che presentò nel 2012 per la sicurezza del territorio: “Consideravo contemporaneamente la vulnerabilità sismica e la vulnerabilità idrogeologica. Era un piano per la sicurezza del territorio in generale che prevedeva l’avvio di un programma che più o meno doveva essere realizzato in 15 anni per intervenire sulla sicurezza delle infrastrutture, come strade, acquedotti e rete elettriche senza dover correre dietro alle emergenza. Ovviamente c’era anche la previsione della messa in sicurezza di impianti produttivi e residenze. Una parte di questo programma, poi, prevedeva una attività diffusa di manutenzione del territorio. Poteva essere una grande operazione anche per promuovere l’occupazione giovanile di qualità. A questo proposito, il ministero aveva già qualche centinaio di progetti che avevamo promosso nel mezzogiorno per la riqualificazione dei borghi con una popolazione inferiore ai 15.000 abitanti. Non so perché nessuno abbia dato attuazione a questo piano. In genere in Italia è molto difficile dare seguito a programmi di lungo periodo in grado di andare oltre le emergenze. Questo programma sarebbe durato 15 anni e sarebbe costato 2.5 miliardi l’anno. Avrebbe dato effetti visibili in un tempo relativamente lungo”.(Dire)

Sisma: Realacci, giovedì primo confronto su ricostruzione Bene ipotesi Errani come commissario, ha qualità ed esperienza – “L’audizione del Sottosegretario De Vincenti alle Commissioni riunite Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera e Ambiente del Senato convocata da me e dal collega Marinello sarà l’occasione per un primo importante confronto tra governo e parlamento sulla gestione dell’emergenza, sulla ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto e sulle politiche di prevenzione antisismica. L’annuncio del piano ‘Casa Italia’ da parte del premier Renzi va nella giusta direzione. Come pure positiva è l’ipotesi di nominare commissario per la ricostruzione Vasco Errani, persona di grande qualità ed esperienza. Sarà necessario mettere in campo vari strumenti sia tecnici, che fiscali ed economici, come il fascicolo di fabbricato la cui seria e piena adozione non è piú rinviabile, l’estensione e il rafforzamento dell’ecobonus anche in funzione antisismica per le case, gli interi edifici, le strutture pubbliche e le imprese nella Legge di Stabilità e un piano di finanziamenti per la messa in sicurezza statica degli edifici pubblici a partire da scuole e ospedali. E’ necessario mettere in campo una politica seria, ambiziosa e di lungo periodo”. Lo dice Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera a proposito dell’audizione di De Vincenti sul terremoto che si terrá giovedì 1 settembre, alle 11.30, presso la Sala del Mappamondo. Secondo l’Ispra infatti “sono 7 milioni  gli italiani che vivono in zone a rischio idrogeologico (il 12% della popolazione) mentre circa il 50% delle scuole sono state costruite prima che venissero emanate le norme antisismiche. Proporrò all’Ufficio di Presidenza della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici di avviare un’indagine conoscitiva sulle fasi di emergenza e ricostruzione e sulle politiche di prevenzione perché è necessario coinvolgere nel progetto ‘Casa Italia’ tutte le competenze tecniche e professionali, le istituzioni, i soggetti economici, i sindacati, il volontariato e le associazioni interessate. Per una politica all’altezza della sfida che metta in moto l’Italia migliore”.(ANSA).

Sisma: Scola prega per terremotati, serve recupero ecologia Cardinale chiede accoglienza per profughi,andare oltre se stessi – Una preghiera per le vittime del terremoto in centro Italia, ma anche un appello per i profughi nella messa celebrata dal cardinale Angelo Scola nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Vendrogno, in alta Valsassina. “L’accoglienza, doverosa ed equilibrata, è parte della nostra cultura e comincia dalla convinzione – ha detto il cardinale – che io da solo non posso fare nulla, non posso darmi da solo il compimento”. Salutandolo all’inizio della Celebrazione il parroco don Angelo Olgiati ha detto al Cardinale: “La vita è cambiata anche qui, la natura è passata in secondo ordine. Vogliamo un futuro per queste zone di montagna, noi non perdiamo la speranza. Eminenza, ci attendiamo da lei parole di incoraggiamento per il futuro”. Per rispondere al parroco, l’arcivescovo di Milano è partito dalla tragica attualità: “La tragedia del terremoto ci rimanda a recuperare il rapporto corretto con la natura che anche in questo luogo, unico per bellezza, ha bisogno della vostra cura. E questo è elemento di crescita e di educazione. Dobbiamo prenderci cura della montagna perché è il nostro ambiente di vita, è creazione di Dio. Ed è decisivo riproporre il significato dell’ecologia, a partire proprio dalla montagna, dove non mancano i giovani che stanno riprendendo il gusto di vivervi. Serve a tutta l’Italia il recupero di una ecologia integrale, per ricostruire una civiltà compiuta”. Infine, al termine della messa, dialogando con i giornalisti, ha parlato di Milano, che “in questi anni è in forte cambiamento, è rinato in città il gusto di vivere e di incontrarsi. La nostra città è diventata riferimento per l’Europa e il mondo. Mi auguro che ora parta dal basso, dai cittadini, una pratica di solidarietà e accoglienza che sappia coinvolgere e trasformare anche quelle zone di disagio sparse a macchia di leopardo qua e là: i cittadini sappiano andare oltre se stessi. Milano in questo mi dà speranza”.(ANSA).

©Futuro Europa®

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