UE, Agenda globale delle competenze

A giudizio della Commissione Europea la crescita, la competitività e l’occupazione nell’Unione Europea possono essere favorite da una più accurata ed efficace promozione delle competenze personali e professionali fin dai primi anni scolastici, in modo da ottimizzare l’utilizzo del capitale umano dei cittadini dell’Unione: è quella che viene chiamata “Agenda delle Competenze per l’Europa”.

In linea a quanto definito nella Strategia Europa 2020 per la promozione di una crescita intelligente, sostenibile e d inclusiva, la UE vuole aumentare la competitività del capitale umano europeo e quindi i livelli di occupazione, preservando il modello di economia sociale di Mercato dell’Unione e migliorando l’efficacia dell’utilizzo delle sue risorse, per il potenziamento della produttività e della coesione sociale. Occupazione, innovazione, istruzione, integrazione sociale, clima ed energia sono gli ambiti in cui si stanno concentrando gli sforzi dell’Unione Europea, per il raggiungimento di ambiziosi traguardi entro il 2020.

Quello che occorre, innanzitutto, è investire di più in competitività e per fare questo occorre partire dalle competenze “… dobbiamo investire di più nelle competenze in Europa – queste le parole di Marianne Thyssen, Commissario per l’occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, che continua – i Paesi più competitivi della UE, e del mondo, sono quelli che investono maggiormente nelle competenze e 70 milioni di europei rischiano di rimanere indietro. Per rafforzare la competitività e stimolare la crescita, è fondamentale investire in modo più consistente nelle competenze, ed è, soprattutto, essenziale aiutare la gente a realizzare sogni e obiettivi professionali e a esprimere appieno il proprio potenziale. Invito gli Stati membri, le parti sociali e le imprese a collaborare con noi e a contribuire al successo della nuova Agenda per le Competenze per l’Europa”.

E’ con la Comunicazione: COM – 2016 – 381/2 Comunicazione della Commissione al Parlamento, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni “Un’Agenda per le nuove competenze in Europa – Lavorare insieme per rafforzare il capitale umano, l’occupabilità e la competitività” – SWD 2016 – 195; la “Raccomandazione del Consiglio sulla creazione di una garanzia di competenze” COM – 2016 – 382/2, 2016/0179 (NLE) e  la “Proposta di Raccomandazione del Consiglio sul quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente”  – COM (2016) 383/2 – 2016/0180 (NLE), che abroga la Raccomandazione del Palamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sempre sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente, che l’Agenda delle Competenze si inserisce in modo concreto nel programma di lavoro della Commissione per il 2016.

Sono dieci i primi step dell’Agenda da adottare nell’immediato: una garanzia per le competenze a sostegno degli adulti scarsamente qualificati per metterli in condizione di conseguire un titolo d’istruzione secondaria superiore; la revisione del quadro europeo delle qualifiche, per comprendere meglio quali sono le qualifiche necessarie, ottimizzando l’utilizzo delle competenze umane disponibili sul Mercato del lavoro europeo; la creazione di una coalizione per le competenze e le occupazioni digitali tra gli Stati membri e le parti interessate nei settori dell’istruzione, dell’occupazione e dell’industria; un Piano per la cooperazione settoriale delle competenze per l’identificazione precisa del fabbisogno di competenza necessario ed ovviare alla loro carenza in determinati settori; l’introduzione di uno strumento di determinazione delle competenze per i cittadini dei Paesi terzi, ovvero richiedenti asilo, rifugiati e migranti; la Revisione del quadro Europass per il supporto nelle scelte di carriera e di apprendimento che sia più funzionale alle richieste del Mercato; il potenziamento degli strumenti di interazione tra istruzione e formazione professionale; il monitoraggio dei percorsi di carriera del laureati e, infine, contrastare la fuga dei cervelli in ambito internazionale.

Appare evidente che  “…per la buona riuscita della nuova Agenda per le competenze sarà cruciale adottare un approccio a lungo termine. Oltre ad ovviare agli attuali squilibri dobbiamo prevenire l’insorgenza di carenze future, L’Agenda definisce le competenze in modo ampio e promuove l’intera gamma delle competenze trasversali che permettono di riuscire nelle economie in rapida evoluzione e di divenire cittadini impegnati che conducono vite indipendenti e gratificanti” queste le parole con cui Tibor Navracsics, Commissario per l’istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, sottolinea l’importanza di questa Strategia.

Strategia che sosterrà la convergenza sociale verso l’alto e contribuirà in modo determinante al perseguimento della prima priorità politica della Commissione: “un nuovo impulso per il lavoro, la crescita e gli investimenti”, affrontando e risolvendo le tre sfide più pericolose ed urgenti delle moderne economie: la mancanza di competenze necessarie per abbinare le esigenze del Mercato del lavoro, la scarsa trasparenza di competenze e qualifiche, la difficoltà di prevedere unita ad un’obiettiva e corretta capacità di previsione.

©Futuro Europa®

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