European Youth Event 2016

Il Parlamento europeo di Strasburgo ha aperto le sue porte a ben 7000 giovani provenienti da tutta Europea, dal 20 al 21 maggio 2016, per la seconda edizione dello European Youth Event (EYE), la manifestazione dell’Unione europea che mira a riunire gruppi di giovani tra i 16 e i 30 anni per costruire l’Europa del futuro. Dopo il successo della prima edizione nel maggio del 2014, l’evento ha riscosso nuovamente grandi consensi e ha visto la partecipazione di numerosissimi gruppi e organizzazioni giovanili, impegnati nel confrontarsi sui temi dell’Europa unita e scambiando pareri e idee con decision-maker e relatori con esperienze professionali variegate e ad ampio raggio.

La manifestazione è stata caratterizzata da decine di attività diverse, tutte incentrate sulla scoperta della diversità culturale dell’Europa: meeting e dibattiti, tavole rotonde, giochi di ruolo, spettacoli e performance artistiche. In particolare, i laboratori di idee sono stati raggruppati sotto cinque tematiche principali, agendo da stimolo per approcciare il tema europeo da vari punti di vista: 1) Guerra e pace: prospettive per un mondo di pace; 2) Apatia o partecipazione: agenda per una democrazia attiva; 3) Esclusione o accesso: provvedimenti per la disoccupazione giovanile; 4) Stagnazione o innovazione: il mondo del lavoro di domani; 5) Collasso o successo: nuove vie per un’Europa sostenibile. L’EYE si è dunque rivelato un’opportunità unica per i giovani per confrontare idee, opinioni e aspettative su temi riguardanti i giovani, e sviluppare soluzioni innovative per risolvere le sfide cruciali del futuro.

Il programma di EYE 2016 è stato elaborato con cura già molti mesi prima del suo inizio, grazie a una fitta rete di scambi tra i giovani candidati e i responsabili dell’organizzazione. Ogni gruppo giovanile ha avuto la possibilità di formulare e proporre un workshop interattivo legato ai cinque temi scelti, tra cui i migliori sono stati selezionati e inseriti nell’agenda ufficiale della due-giorni di Strasburgo.

I giovani partecipanti provengono da tutti gli Stati membri dell’Unione europea, con la Francia, la Germania e l’Italia in cima alla lista; notevole inoltre la rappresentanza di paesi candidati e confinanti con l’UE, come Serbia, Turchia, Albania, Georgia e Ucraina. L’età media dei partecipanti è di 21 anni. Le piattaforme di social media sono state uno degli strumenti più efficaci e popolari per attirare i partecipanti all’evento, oltre al lavoro quotidiano di informazione sul tema da parte delle organizzazioni giovanili interessate già a partire da settembre 2015.

Al termine dell’EYE anche una discussione sul futuro dell’Europa tra i giovani partecipanti e i vice-presidenti del Parlamento europeo, il Commissario UE Marianne Thyssen, oltre a un dibattito con i vincitori del premio Sakharov Denis Mukwege e Kirill Koroteev. L’astronauta italiana Samantha Cristoforetti ha poi condiviso coi giovani le sfide scientifiche dalla sua missione a bordo della Stazione Spaziale Europea, mentre il segretario generale del Parlamento europeo Klaus Welle ha guidato una conferenza sul tema “Una maggiore integrazione europea è la via da seguire nel prossimo futuro?”

Durante l’European Youth Event, il Forum Europeo della Gioventù ha organizzato la YOFest, un festival creativo ideato per riunire insieme politica, cultura, educazione e divertimento. Ulteriori spettacoli d’arte sono stati organizzati dalla Fondazione del Premio Internazionale Carlo Magno di Aquisgrana e dalla Federazione europea delle Scuole Professionali Circus (FEDEC).

Nella seconda edizione 2016, numerosi sono i partner che hanno supportato EYE: l’Agenzia Spaziale europea (ESA) ha fornito una dimensione scientifica alle attività, mentre ARTE e la European Youth Press hanno confermato la propria presenza come media partner. La Commissione europea ha contribuito tramite il nuovo programma Erasmus+, con l’inserimento di diversi workshop su come colmare il divario di competenze e affrontare la disoccupazione, oggi uno dei problemi principali per molti giovani europei. Il Consiglio d’Europa ha supportato l’iniziativa prestando la propria esperienza nel campo dei diritti umani, della democrazia e del pluralismo culturale.

©Futuro Europa®

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