Rassegna stampa estera

A volte rimaniamo disarmati davanti a ciò che leggiamo sulla Stampa Estera. Spaccati di un Paese tanto ricco di Storia, tesori e menti illuminate, quanto incapace di far sì che tutte queste “ricchezze” lavorino all’unisono.

Il risultato è la ancora troppo poca fiducia che si ripone nelle nostre istituzioni. Soprattutto da parte dell’Europa con la quale portiamo avanti ormai da tempo un rapporto di amore-odio (o la loro è invidia?).   Così, se il “si” europeo alla flessibilità è stato definito da Renzi un “lavoro straordinario” magistralmente diretto dal Ministro dell’Economia Padoan, sul Financial Times ci ricordano la grande ipoteca posta su questa concessione “unica”: “l’impegno preso per il 2017 nel rispetto  dei requisiti del Patto si Stabilità”. Lapidario ma incisivo il commento di Ryan Littlestone su Forexlive che parla di “buone e cattive notizie per l’Italia. L’Ue ha dato con una mano all’Italia ciò che le ha tolto con l’altra”. E’ una vittoria a metà e cantare vittoria è prematuro: i tagli previsti per il pareggio di bilancio del 2017 non sembrano essere sufficienti. “Non importa, conclude  Littlestone, intanto il barattolo è stato lanciato nel mucchio”. E Satyajit Das su Market Watch ammonisce: “Sia in Italia che in Francia i livelli minimi salariali, le ore di lavoro, i principali programmi di diritto e la riforma del settore pubblico rimangono in gran parte un tabù. Per evitare la crisi finanziaria, Italia e Francia hanno entrambe disperatamente bisogno di riforme strutturali che permettano la crescita e la competitività”.

Diversi i rapporti con la sponda sud del Mediterraneo, Africa compresa. Mai come in questo momento i rapporti sono stati delicati, ma mai come in questo momento l’Italia ha in mano un buon gioco e deve essere abile a non farlo finire a carte quarantotto. Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, con il suo fare pacato e discreto sta facendo un lavoro di fino. Reuters riporta i risultati delle discussioni di Martedì 17 tra Italia e Libia nelle quali si è riaperto il dialogo sugli “accordi del 2008 nei quali l’Italia si impegnava ad investire miliardi di dollari in cambio di contratti energetici e il controllo dell’immigrazione clandestina dal Nord Africa (…) accordi presi da l’ex Primo Ministro Berlusconi e l’ex leader libico Muammar Gheddafi prima che Gheddafi fosse ucciso e che il Paese entrasse nel caos”. Non dimentica la Storia Isla Bennie , e ricorda che quel “patto di amicizia” siglato tra Berlusconi e Gheddafi, era stato presentato dai due leader come “compensazione per i danni inflitti alla Libia dall’Italia durante l’era della colonizzazione durata dal 1911 al 1943”. Mai la Storia sta tornando attuale oggi con la celebrazione dei 100 anni degli accordi Sykes-Picot.

E un buon lavoro con l’Africa può nascere dalla conferenza ministeriale Italia-Africa organizzata dalla Farnesina e dall’Ispi. Oltre 50 i Paesi africani presenti. Molte testate africane stanno parlando di questo importante evento, e molti leader africani puntano molto sulla sua riuscita. Ken Kauri per Africa News  racconta “ la prima assoluta di una conferenza ministeriale di questo tipo” e  ne sottolinea l’importanza per la presenza, come capo delegazione, della Presidente dell’Unione Africana Nkosazana Diamini-Zuma. Spiega il giornalista, “la conferenza permetterà ai Capi delle delegazioni di Italia e Africa di discutere le sfide comuni  come la lotta all’estremismo violento, il controllo delle migrazioni, e lo sviluppo sostenibile”. L’Agenzia Angola Press evidenzia la volontà di “rendere questo incontro interministeriale un appuntamento fisso” e spiega che “la Conferenza  si iscrive nel quadro della nuova visione della politica italiana per l’Africa lanciata nel 2014 dal Presidente del Partito Democratico e Primo Ministro Matteo Renzi.” Algerie Presse Service scrive che “la conferenza, che si tiene per iniziativa dell’Italia, ha per obbiettivo di lanciare un partenariato strategico tra questo Paese e il continente africano  (…) i dossier sulla pace e la sicurezza sono ugualmente in Agenda.” Ricordano anche che il continente africano sta mettendo in atto con un numero sempre crescente di Paesi partenariati destinati ad accompagnarlo nei suoi sforzi di sviluppo economico, di inserimento armonico nell’economia mondiale, di pace e sicurezza. Non siamo soli in Africa, a noi giocare bene la partita. Molti leader africani non vogliono più lo sfruttamento delle loro risorse da parte di terzi, ma che gli investimenti facciano si che i giovani diventino protagonisti e non debbano più fuggire.

Poi torniamo alle cose di casa nostra e ci ritroviamo sommersi dai commenti negativi sul cattivo gusto dei nostri personaggi pubblici. “Il passo falso” di Grillo con la sua squallida battuta sul nuovo sindaco di Londra, il musulmano di origine pakistana Sadiq Khan, ha fatto il giro del Mondo. Riportano da RTL “il silenzio dovuto al disagio dei paladini del M5S, anche se Luigi di Maio, il giovane napoletano dal fisico di genero ideale indicato da molti come futuro delfino del comico, è uscito allo scoperto affermando che ‘si tratta di una battuta detta durante uno spettacolo a pagamento ed è fallace strumentalizzare lo spettacolo’ (…) Gli avversari politici e molti commentatori hanno messo in dubbio la libertà di tono di Beppe Grillo, che rimane un personaggio essenziale in seno al movimento che ha fondato (…) Lo stesso di Maio ha affermato lunedì che il comico rimaneva il solo a poter decidere sulle sospensioni  (dei due sindaci indagati, ndr)”. Confusione e contraddizioni sembrano avvolgere ultimamente il Movimento.  Eric Jozsef su Libération si chiede “Battuta viscida del comico o nauseabonda presa di posizione politica? L’uscita ricorda altri interventi di Beppe Grillo sul suo blog contro i migranti o i Rom. Dalle sue origini, il M5S ha sempre avuto una forte composizione di ex elettori di sinistra assolutamente opposti al populismo xenofobo. Ma una parte della direzione – e Grillo stesso – guarda anche all’elettorato francamente più a destra”. Non un caso che Salvini abbia promesso i “suoi” voti alla Raggi in caso di ballottaggio a Roma. Un commento arriva anche  da Pakistan Today: “L’acido Beppe Grillo può aver appeso al chiodo i guantoni da politico per tornare a calcare le scene,ma le ripercussioni per una battuta che vede tocca il nuovo sindaco di Londra coinvolto in un attentato ha aggravato la crisi di identità che serpeggia nel populista Movmento5Stelle”.

E poi c’è lui, l’AD di Tod’s Diego Della Valle al quale Jean Pierre De La Rocque dedica un lungo articolo su Challenges. “L’inventore del mocassino con i gommini sotto è molto più di un miliardario filantropo. Repubblicano atavico, questo campione del Made in Italy vuole avere un peso sul destino del suo Paese (…) Feticista e repubblicano atavico, il re delle calzature top gamma non ha come unico orizzonte il restauro dei monumenti storici dello Stivale. Campione del Made in Italy, si batte ogni giorno, per l’irraggiamento del suo Paese sulla scena Internazionale.”  Ma se De La Rocque decanta tutte le operazioni, economiche e non, da quasi visionario di Della Valle, scrive anche che “deluso ma non arrabbiato con il Primo Ministro italiano, Diego della Valle appare come un frustrato della politica. Da qui,  quando questo eterno insoddisfatto ha annunciato alla fine del 2015 la creazione di una struttura battezzata ‘Noi Italiani’, qualcuno si è chiesto se il padrone di Tod’s non si lanciasse finalmente nella grande arena. ‘Assolutamente no!  – la smentita di Della Valle – Questa istituzione persegue un unico obbiettivo legato alla solidarietà e a tutto ciò che può aiutare i bisognosi’”.

Alex Barker, James Politi, Italy wins Brussels’ ‘fexibility’ on debt reduction targets, Financial Times, 18 Maggio 2016; Ryan Littlestone, There’s good news and bad news for Italy, Forexlive, 17 Maggio 2016; Satyajit Das, Opinion: Paris and Rome fiddle while France and Italy burn,  Market Watch, 17 Maggio 2016; Angola press, Arrivée du Ministre des Relations Extèrieures à Rome (Italie), 17 Maggio 2016; Algerie Presse Service, 1ere conference Italie-Afrique: Messahel à Rome, 17 Maggio 2016; Ken Karuri,  AU Chairperson in Italy for first ever Africa-Italy conference, Africanews, 17 Maggio 2016; Isla Binnie, Italy, Libya discuss investment in return for migration control, Reuters, 17 Maggio 2016; Eric Joszef, “Je veux voir les rèactions quand Sadiq Khan va se faire peter à Westminster, Libération, 16 Maggio 2016; AFP per RTL, Italie: entre blagues et faux pas, le movement 5 étoiles à la peine, 17 Maggio 2016; Pakistan Today, Italian comedian faces backlash for Sadiq Khan ‘bomb’ joke, 18 Maggio 2016; Jean Pierre De La Roque, Le PDG de Tod’s entend peser sur la destine de l’Italie, Challenges, 14 Maggio 2016.

©Futuro Europa®

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