Il giardino di Matisse

Roma – Lampi di colore e ritagli di carta invadono le sale del Palazzo delle Esposizioni fino al 22 Maggio in occasione della mostra Il giardino di Matisse. L’esposizione è incentrata soprattutto sulla tecnica del collage, in cui un giorno per caso si è imbattuto l’artista francese, e che oggi accompagna i visitatori di Palazzo delle Esposizioni.

La mostra è insolita e particolare perché, contrariamente a quanto avviene di solito, questa prende le basi da un libro dedicato al più noto rappresentante del fauvismo, ossia la gioia di vivere che troviamo espressa in ogni opera dai colori vivaci. Il libro, da cui prende il nome la mostra, è nato da un’idea di Samantha Friedman, curatrice presso il MoMA di New York, che si è cimentata nella stesura del testo (tradotto in Italia da Elena Baboni e Alice Keller per Fatatrac), mentre le illustrazioni sono opera della freelance Cristina Amodeo, che per rendere omaggio a Matisse ha fatto ricorso al collage.

Questa iniziativa che ha preso piede durante la mostra “Henri Matisse: the Cut Outs”, che si è svolta presso il MoMa, è stata portata in Italia da Fratatrac con l’intento di avvicinare il giovane pubblico al lavoro e alla vita dell’artista francese. Le illustrazioni e la storia di Matisse, infatti, sono affrontate in modo quasi fiabesco, si percepisce pagina dopo pagina la stessa leggiadria e creatività che ha animato il lavoro dell’artista.

Il volume è corposo, come intensa e produttiva è stata la vita dell’artista, pagina dopo pagina ci avvicina sempre di più alla fantasia che accompagno le opere dell’artista senza mai abbandonarlo e che rendono unico il suo lavoro; uccelli pesci e piante sono riprodotti fedelmente dalla mano esperta di Cristina Amodeo, che ha cercato il più possibile di rispettare il contesto storico e le ambientazioni delle opere dell’artista. Sfogliando il libro ci si imbatterà in otto opere di Matisse, nascoste tra le pagine, come un tesoro da svelare; un tesoro fatto di forme e colori e, come egli stesso ha dichiarato, “ Con i colori, ciò che conta sono i legami, cioè come stanno assieme”.

Alla mostra sono state affiancate alcune ore di laboratorio, gli orari posso essere rintracciati sul sito del Palazzo, che permettono a scuole e famiglie di sperimentare la loro creatività e dare sfogo alla loro fantasia attraverso carta colorata e forbici, così come iniziò l’artista. Ma se proprio la nostra manualità non ci assiste, lasciamo che le opere del genio francese prendano vita e si mescolino fino a confondersi con la realtà, proprio come accadeva a Matisse quando li realizzava.

©Futuro Europa®

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