FAO, 39ma Conferenza

I 197 membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura si sono riuniti, nei giorni scorsi, per discutere temi globali come la lotta alla fame, l’alimentazione e l’agricoltura. Molti sono i leader mondiali che si sono susseguiti nelle varie sessioni dei lavori della 39ma Conferenza FAO, tra cui oltre 130 ministri, per discutere il piano di lavoro futuro dell’Organizzazione.

La Conferenza ha eletto il nuovo Direttore Generale della FAO per il periodo luglio 2015-luglio 2019 e definito il budget dell’Organizzazione per il biennio 2016-2017. Si tratta di Josè Graziano da Silva che è stato riconfermato alla Direzione Generale dell’Organizzazione. La sua è stata l’elezione che ha registrato il più alto numero di voti nella storia della FAO e immediata, da parte sua, è stata la riconferma dell’impegno, in modo ancora più forte e deciso, se mai ce ne fosse stato bisogno, e di quello della FAO, nel combattere la fame nel mondo. Alla Conferenza de Silva ha illustrato il lavoro e i risultati ottenuti nel periodo trascorso alla sua guida delineando un mandato che proseguirà nel segno della continuità con il precedente, con la ferma intenzione di ottenere l’eliminazione totale della fame e della malnutrizione.

L’eliminazione della fame è uno dei nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile oltre ad essere un obiettivo strategico fondamentale, per il Direttore Generale, che si va ad aggiungere al suo proposito, già espresso e in parte raggiunto, di potenziare le capacità istituzionali dell’agenzia, a cui si somma la riduzione significativa delle spese, grazie alla semplificazione delle procedure amministrative, l’aumento della collaborazione con i partner, rafforzando, nel contempo anche, il supporto alla Cooperazione Sud-Sud. Diritto al cibo che è considerato, anche, dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella componente centrale del diritto fondamentale alla vita, come lo ha definito nel suo discorso di apertura dei lavori della 39° Conferenza. “La vera pace non potrà essere raggiunta, per Mattarella, se prima non saranno sconfitte povertà e malnutrizione”.

Durante la 39ma Conferenza, si è avuta, anche, la nomina della Regina Letizia di Spagna “FAO speciale Ambasciatore per la nutrizione”. Nomina che ha voluto essere un riconoscimento all’impegno personale della Regina alla costruzione di un mondo libero dalla fame e dalla malnutrizione e per gli sforzi della Spagna per la promozione alimentare globale e la sicurezza alimentare. Si è trattato, anche, di un tributo all’interesse, sempre dimostrato da Letizia di Spagna, per la ricerca scientifica, motore che fornisce il propellente alla promozione della salute, dell’istruzione e dell’innovazione. Alla sua nomina la Regina ha dichiarato di voler contribuire ad aumentare, grazie al suo impegno, la consapevolezza dell’importanza della costruzione di una sinergia tra i diversi soggetti pubblici, che operano nello scenario internazionale, per l’eliminazione della fame nel mondo.

Le questioni del cambiamento climatico, della limitazione delle risorse naturali, dell’insicurezza alimentare ed energetica, per il nostro presidente della Repubblica, hanno conseguenze che vanno al di là dei confini nazionali e che richiederanno l’adozione di un approccio basato sui “diritti” ai prossimi vertici sulla finanza per lo sviluppo, sulle emissioni di gas serra e sui nuovi obiettivi delle Nazioni Unite, che si svolgeranno prossimamente. “Il mondo è cambiato ed è arrivato il momento per noi di unire gli sforzi” questo il pensiero del Presidente Mattarella, “dobbiamo fare tutti un passo in più del necessario – conclude – o la governance mondiale sarà impossibile”.

I partecipanti alla 39ma Conferenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura sono stati ricevuti, anche, dal Pontefice, che ha invitato i leader mondiali e ognuno di noi a modificare il rapporto con le risorse naturali e a non cadere nella “schiavitù del consumismo”, ad “eliminare lo sperpero così da sconfiggere la fame, che non è un argomento impopolare, un problema irrisolvibile. L’accesso al cibo è un diritto di tutti e i diritti non consentono esclusioni”.

La vera “urgenza del tempo moderno”, come dichiara il Direttore Generale della FAO da Silva, nel suo intervento in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, è di “modificare il modo in cui produciamo cibo”, “occorre la creazioni di connessioni positive tra cibo, agricoltura e ambiente”. Governi, cittadini, produttori ed investitori devono ideare un “modo nuovo ed olistico di pensare ed, ovviamente, agire”, per affrontare il cambiamento climatico e nutrire la popolazione mondiale. La priorità della FAO, per i prossimi anni, conclude Direttore Generale dell’Organizzazione, oltre a sconfiggere la fame nel mondo, aumentando i livelli i livelli di nutrizione, è di affrontare il cambiamento climatico. E’ il cambiamento climatico, infatti, a porre una sfida importante per il futuro della sicurezza alimentare, soprattutto per il forte impatto potenziale che può avere sulla produzione agricola dei Paesi in via di sviluppo più poveri rappresentando, per alcuni di questi, una vera e propria minaccia alla loro stessa sopravvivenza.

©Futuro Europa®

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