Mercato Unico Digitale UE, le iniziative

Abbiamo già esposto in un nostro precedente articolo sull’argomento la politica intrapresa dalla Commissione Juncker riguardo la creazione di un Mercato Unico Digitale, il tutto con l’obiettivo di riuscirci entro il 2016. Attualmente gli acquisti trans-frontalieri online si limitano ad un misero 15%, mentre un mercato efficientato ed aperto potrebbe apportare all’economia europea 415 miliardi di euro l’anno e creare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.

Nella presentazione delle linee guida che la Commissione ha deciso, avevamo già riferito come queste comprendessero, raggruppati in tre “pilastri”, 16 ben precisi progetti. Vediamoli ora nel dettaglio.

Primo pilastro: Rivolgendosi a consumatori e imprese si intende migliorare l’accesso ai beni e servizi digitali – 1. devono essere introdotte norme che armonizzino le legislazioni nazionali e forme contrattuali che tutelino gli acquirenti in modo da far crescere la fiducia dei cittadini ed invogliarli all’acquisto di beni fisici e digitali online; 2. accentuare la rapida attuazione delle norme a garanzia dei consumatori rivedendo il regolamento sulla cooperazione; 3. migliorare ed abbassare la logistica, il 62% delle imprese che vendono online si lamenta del costo eccessivo della consegna dei pacchi; 4. come dettagliatamente descritto la volta precedente, è fondamentale eliminare il geoblocking, pratica che impedisce il libero acquisto di beni e servizi in altri paesi. Su questo aspetto è in corso una inchiesta da parte dell’antitrust; 5. sempre l’Antitrust ha avviato una inchiesta individuare potenziali problemi relativi alla concorrenza nel settore del commercio elettronico; 6. aggiornare la legislazione sul diritto d’autore ed armonizzare la normativa sui diritti di proprietà intellettuale; 7. aprire e rivedere la normativa sulle trasmissioni satellitari e radiotelevisive; 8. ridurre e coordinare le tassazioni IVA che ora sono diverse da paese a paese.

Secondo pilastro: Creare un ambiente favorevole dove vigano condizioni che permettano lo sviluppo delle reti digitali – 9. regolamentare a livello europeo le telecomunicazioni con la definizione di criteri comuni per l’assegnazione delle frequenze a livello nazionale incentivando nel contempo la banda larga; 10. modernizzare il quadro del sistema audiovisivo rendendolo fruibile secondo le esigenze del XXI secolo; 11. effettuare un’analisi dettagliata del ruolo delle piattaforme online con particolare attenzione ai risultati di ricerca ed alla pratica di comportamenti illeciti per spingere i propri prodotti; 12. incrementare la protezione della privacy online; 13. attuare un protocollo con l’industria della sicurezza per aumentare la protezione delle reti digitali.

Terzo pilastro: Massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale – 14. favorire il cloud computing eliminando le differenze normative sul trattamento dei dati esistenti tra paese e paese; 15. individuare le priorità da mettere in atto per agire sui vari settori come la sanità elettronica, la pianificazione dei trasporti o l’energia (contatori intelligenti); 16. un nuovo piano di azione per l’eGovernment per promuovere l’inclusione di tutti i cittadini fornendogli tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie a svolgere attività nel mondo digitale, collegando i registri delle imprese in tutta Europa permettendo ai sistemi nazionali di lavorare in modo compatibile.

Il Mercato Unico Digitale costituirà un punto all’ordine del giorno nella riunione del Consiglio europeo del 25-26 giugno; l’attuazione del Mercato Unico Digitale dovrebbe essere attuata entro fine 2016. Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione, ha dichiarato: “Abbiamo gettato le basi per il futuro digitale dell’Europa. Voglio assistere alla creazione di reti di telecomunicazioni su scala continentale, servizi digitali che attraversano le frontiere e una moltitudine di start-up europee innovative. Voglio che ciascun consumatore faccia gli affari migliori e che ciascuna impresa abbia accesso al mercato più esteso, ovunque si trovino in Europa. Esattamente un anno fa, ho promesso di fare del mercato unico pienamente digitale una delle mie massime priorità. Oggi manteniamo la promessa. Le 16 iniziative previste dalla nostra strategia per il mercato unico digitale contribuiranno a preparare il mercato unico all’era digitale”.

©Futuro Europa®

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