Roma – Dal 7 novembre al 10 marzo 2019 il MAXXI dedica uno dei suoi spazi – Galleria 5 – al pluripremiato fotografo Paolo Pellegrin con la mostra dal titolo Paolo Pellegrin. Un’antologia. Più di 200 scatti da considerare come testimonianze visive miranti a soddisfare più che un’esigenza estetica quella della rappresentazione di sentimenti e stati d’animo. Decenni di attività durante i quali il punto di vista del reporter si intreccia con quella dell’artista, ma soprattutto con quella dell’uomo sensibile ai drammi sociali e politici.
Pellegrin, membro dell’Agenzia Magnum dal 2005 nonché collaboratore di testate giornalistiche quali Newsweek e New York Times magazine, è stato insignito di numerosi premi, tra cui la Robert Capa Gold Medal, l’Eugene Smith Grant in Humanistic Photography, l’Olivier Rebbot for Best Feature Photography, Leica Medal of Excellence e dieci World Press Photo ricevuti tra il 1995 e il 2013.
L’opera di Pellegrin è proposta al pubblico del MAXXI (via Guido Reni 4/A, Roma) attraverso due grandi sezioni. La prima è dedicata all’essere umano, la seconda è focalizzata sulla sua visione della natura. In entrambe, i luoghi e il tempo vengono trasfigurati dall’uso che fa delle ombre, del grigio e del nero con cui riesce a porre in primo piano i traumi, le sofferenze e gli stati d’animo. Contestualmente alla progettazione e organizzazione della mostra, il MAXXI ha richiesto al fotografo di realizzare un lavoro dedicato a L’Aquila e alla sua ricostruzione. La mostra è a cura di Germano Celant.
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