Arroganti sui binari

«Leggo di un simpatico ex ragazzo, un ex della prima C o B non ricordo, un attore che ha fatto la sua carriera accompagnando gli “imputati” di una trasmissione tv nella quale le persone sottopongono a un giudice e ad una giuria le loro beghe, che spaziano da liti tra inquilini per problema di pipì canina a dispetti e dispettucci tra familiari; sempre comunque situazioni che investono una fascia medio bassa della popolazione, che tradotto vuol dire robe da portinerie. Ebbene lui, tale Bracconieri Fabrizio ha fatto sapere che sarebbe pronto a candidarsi alle Europee. Questa dichiarazione è lo specchio dei tempi: a furia di globalizzazione si è troppo globalizzata anche l’arroganza condita da stupidità e quindi chiunque può pensare di essere indispensabile al sistema e pretende di poterci provare a cambiare le cose.

Uno come lui che si è fatta una ricca esperienza di legge, di diritti e doveri , potrebbe addirittura aspirare a qualche commissione giustizia. Dopo aver per anni annunciato le tristi gesta di tal Bellazampa Topazia, professione travestito, accusato dal dirimpettaio tal Prudorio Ippocrate di zozzerie, ecco, il Bracconieri potrebbe essere un valore aggiunto dell’Unione.

Dopo aver pianto di disperazione alla lettura dell’annuncio, mi sono subito rifocillata con il caro Moretti Mauro professione Amministratore delegato trenini che si è molto adirato di fronte all’ipotesi di un taglio al suo compenso. E ha minacciato di andarsene.

Ma al di là della reazione arrogante, mi chiedo perché questo signore prende tutti questi danari? E con lui tanti altri, come il direttore delle Poste e via dicendo. Come si arriva a queste cifre? Cos’hanno di diverso da un preside di una scuola del napoletano, uno che magari oltre a guadagnare poco rischia anche la vita? Come mai non guadagna così tanto il vigile del fuoco che si butta tra le fiamme per salvare vite oppure il medico del 118 che riprende le persone per i capelli? Mi chiedo, quando è cominciata questa sconsiderata corsa al rialzo? È chiaro che un arrogante come quello s’inalberi all’idea di ridursi lo stipendio, lo hanno disegnato  così.

Da “lei non sa chi sono io” a “lei non sa quanto guadagno io” il passo è stato breve; e mi chiedo perché è accaduto e perché tutti hanno taciuto. E poi vorrei anche dire che oltre a questi stipendi immorali hanno pure un “vagone” di benefit, a cominciare dal fatto che non devono andare al lavoro in scooter, ma che hanno il loro bell’autista incravattato.

E poi aggiungerei: questi top manager se falliscono al massimo vengono mandati via, nessuno presenta loro il conto se le cose sono andate male, intascano favolose buone uscite e possono anche andare ai giardinetti con i nipoti.

Ma quello che più disturba è il totale menefreghismo verso tante persone che non se la passano per niente bene; e se anche le pensi queste cose, stai zitto: a tacere si fa sempre bella figura. E comunque prima di lasciare, nel caso accadesse, sarebbe bello che l’azienda lo costringesse a fare per un mese la vita di quei pendolari che vengono ogni mattina nelle grandi città a lavorare, stipati in vagoni che sembrano carri bestiami,  in condizioni indegne per un paese che si ritenga civile; ecco, guadagnateli questi soldi, rendi dignitosa la vita di migliaia di persone. Ti potrebbe anche piacere fare qualcosa di utile, oltre che per la propria persona, anche per qualcun altro.»

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