Sapore di te (Film, 2014)

Ambientazione: estate 1984 e 1985. Location: spiaggia di Forte dei Marmi. In tv vediamo il Maurizio Costanzo Show e il programma comico giovanile Drive In, al cinema esce La chiave di Tinto Brass interpretato da Stefania Sandrelli ma anche Mezzo destro e mezzo sinistro di Sergio Martino. Nel frattempo sulla spiaggia s’intrecciano le vicende di alcuni personaggi che dovrebbero fungere da cartina di tornasole per raccontare la società italiana dei primi anni Ottanta.

La pellicola racconta due estati – 1984 e 1985 – trasferendo le vicende vent’anni dopo rispetto all’ambientazione del film originale. I Vanzina provano a realizzare – per grandi linee e senza approfondimenti socio politici – uno spaccato della società italiana di quel periodo, caratterizzato da craxismo e prime indagini di mani pulite. Fanno capolino i problemi internazionali: la lady di ferro Margaret Thatcher, il sentore della fine del comunismo con la speranza di un’Europa unita. La factory di attori comprende volti noti del cinema popolare vanziniano, come Nancy Brilli, Maurizio Mattioli e Vincenzo Salemme, ma anche nuovi nomi come Martina Stella, Serena Autieri, Giorgio Pasotti, Matteo Leoni (Disney Channel), Eugenio Franceschini (Una famiglia perfetta) e Katy Saunders (per strizzare l’occhio ai fan di Moccia). Il film si chiude ai giorni nostri, perché – in sintonia con il Sapore di mare classico – finisce per raccontare la vita dei protagonisti fino a passare il testimone alle generazioni successive. Sembrerebbe un’apertura a un possibile capitolo della saga ambientato in tempi moderni.

È bene dire che della commedia corale alla Dino Risi resta davvero poco in questo Sapore di te, che manca della freschezza e della complessità narrativa di Sapore di mare. Commedia balneare alla Luciano Emmer, ma semplificata, con storie di piccoli amori che presentano lo spessore di una fiction televisiva. Il cast è il problema più grande. Funzionano bene Mattioli e Brilli come coppia di commercianti in vacanza, lui tifoso romanista, lei burina romana. Mattioli e Salemme ci regalano qualche duetto da veri attori comici, mentre il primo ci delizia con battute calcistiche e con il ricordo della finale di Coppa dei Campioni persa dalla Roma con il Liverpool. Ottimo il ministro socialista che ama ballare, impersonato da Salemme, ispirandosi a Cesare De Michelis ma anche a Bettino Craxi, visto che l’episodio dell’attrice raccomandata in televisione può ricordare il rapporto extraconiugale tra il Presidente del Consiglio e Moana Pozzi. Le colonne portanti del film sono questi tre attori e le loro vicende comiche, anche se la storia che li unisce non è all’altezza delle vecchie situazioni comiche.

Le storie giovanilistiche, invece, mancano di freschezza, soprattutto il rapporto burrascoso tra Martina Stella e Giorgio Pasotti (che finisce per morire in un incidente stradale), recitato male e senza un minimo di immedesimazione. Un po’ meglio la storia degli amori contesi che vede impegnati Eugenio Franceschini, Matteo Leoni e Katy Louise Saunders, anche se la trama ricorda molto i fotoromanzi che andavano sempre di moda negli anni Ottanta. Serena Autieri è modesta, così come Paolo Conticini non impersona un bagnino al quale ci si affeziona. Insomma, di personaggi indimenticabili alla Sapore di mare (pensiamo solo alla Selvaggia di Isabella Ferrari) non vediamo neppure l’ombra. Vero è che certe situazioni sono pensate per strizzare l’occhio al pubblico adolescente, quindi possono far presa su certi spettatori, sempre ammesso che gli adolescenti siano un pubblico possibile per questo genere di pellicola.

Elemento positivo del film: una perfetta ambientazione negli anni Ottanta, curata nei minimi particolari, dalle divise dei carabinieri agli scompartimenti dei treni, passando per gli stabilimenti balneari, il taglio dei capelli e il modo di vestire. Interessanti alcune citazioni di eventi, pellicole e programmi televisivi del passato, dei quali è bene avere cognizione per apprezzare il film. Pure la colonna sonora non è all’altezza del passato, perché Sapore di mare era un film compenetrato da elementi musicali importanti, al punto di far scoppiare la moda del revival anni Sessanta. Grazie a questo film non credo che nessuno andrà a risentirsi i Ricchi e Poveri.

Sapore di te è una commedia minimalista, un romanzetto di formazione ai minimi termini, una storia corale di piccoli eventi e amori giovanili. Piacevole, in fondo, ma senza pretese.

Regia: Carlo Vanzina. Soggetto e Sceneggiatura: Carlo ed Enrico Vanzina. Durata: 90’. Genere: Commedia. Produzione: Medusa, International Video 80. Distribuzione: Medusa. Fotografia: Enrico Lucidi. Montaggio: Luca Montanari. Musiche: Andrea Guerra. Scenografia: Serena Alberi. Costumi: Grazia Materia. Trucco: Barbara Pellegrini. Interpreti: Vincenzo Salemme (onorevole Piero De Marco), Maurizio Mattioli (Alberto Proietti), Martina Stella (Anna Malorni), Giorgio Pasotti (Armando Malenotti), Eugenio Franceschini (Luca), Matteo Leoni (Chicco), Katy Louise Saunders (Rossella Proietti), Nancy Brilli (Elena Proietti), Serena Autieri (Susy Acampora), Valentina Sperlì (Leonetta De Marco), Paolo Conticini (Renato il bagnino), Virginie Marsan (Francesca), Raffaele Buranelli. Riprese: 4 giugno 2013 – 17 luglio 2013. Location: Forte dei Marmi, Porto Ercole, Cala Violina (GR), Roma, Fregene, San Candido, Val Pusteria, Austria. Colonna Sonora Principale: Gino Paoli “Una lunga storia d’amore”; Stevie Wonderr “I Just called to Say I Love You”; Ricchi e Poveri “Se m’innamoro”. Distribuito in 400 sale, il 9 gennaio 2014. Primo trailer: 18 dicembre 2013.

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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