Africa, sempre più nera

«Catherine Samba Panza, è stata eletta dal Parlamento della Repubblica Centrafricana presidente ad interim. Samba Panza è stata anche sindaco della capitale. È la prima volta che una donna diventa capo del martoriato Paese africano, da mesi teatro di una sanguinosa guerra civile che ha causato quasi 2.000 morti e decine di migliaia di sfollati, e sta riducendo alla fame centinaia di donne e bambini.

Come sempre in casi africani c’è di mezzo l’appartenenza religiosa. Ma mi chiedo, Dio si è reso mai conto di quante disgrazie sono successe in suo nome? Se davvero esiste, perché non incenerisce tutti questi maledetti sanguinari che placano la loro sete di sangue e violenza accanendosi sui più deboli e indifesi?

La nuova presidente si trova davanti a un bel compito; al di là dell’emozione e della soddisfazione personale, rimboccarsi le maniche non sarà abbastanza anche perché nel suo paese è in corso un vero genocidio perpetrato da ribelli musulmani fedeli del precedente presidente Bozizè verso i cristiani; insomma quelle robe che sembrano storie di scrittori del filone horror e che invece sono realtà. Soldati americani e francesi tentano di stabilire un ordine in un posto dove questa parola non è nemmeno tradotta e affrontano una situazione quasi impossibile.

Poi, dove non arriva la mano dell’uomo ci pensano le sue malattie; muoiono in molti anche per il morbillo che, nelle nostre tradizioni popolari veniva curato con le tre Elle (Lana, Letto e Latte) e che invece da quelle parti si cura con un’unica consonante: la Emme di morte.

Mi sento amareggiata nel leggere di continuo le solite notizie e mi chiedo quando arriverà il momento della riscossa. Ora ci saranno nuove elezioni; Samba dovrà fare in modo che le cose si svolgano al meglio e anche democraticamente. Naturalmente aiutata dagli ex padroni, ossia i francesi. Chissà se il tramezzino francese avrà già una strategia? Non sarà facile far le cose perbene in un paese che non ha leggi, dove ci si ammazza quotidianamente e qualsiasi diritto civile viene ignorato da chiunque.

A dicembre un contingente di mille soldati francesi è stato accolto con gioia e festeggiamenti; eccoli gli eroi, avranno pensato i poveri civili rinfrancati da una dichiarazione del tramezzino francese che così diceva: “Un’operazione che sarà rapida, efficace ma che dovrà superare tutte le fasi con gli africani: disarmare tutte le milizie e i gruppi armati, ritrovare la stabilità e permettere di arrivare a elezioni libere e pluraliste”. Che dire, una robetta ambiziosa. E speriamo che finisca bene, che almeno si tenti di portare un po’ di pace a quella povera gente.

In fondo qualcuno molto speciale ha detto una volta: se hai paura dell’oscurità accendi una candela; e poi, la pace potrebbe diventare una malattia contagiosa.»

©Futuro Europa®

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