Così fan tutti

«Una deputata pentastellata ha detto che “servono persone di fiducia per svolgere certi incarichi” rispondendo alla domanda banale su una sua parente appena assunta alla Camera, esattamente la figlia del compagno. Indubbiamente è così. Ma allora che senso ha avuto chiedere il curriculum a 20mila persone che speravano di essere assunte per i propri meriti e non per le proprie conoscenze? Propaganda pura e semplice; anzi mi piacerebbe saperne di più, chissà quanti di quei 20mila illusi è stato assunto. Oggi dopo otto mesi di quella meritocrazia tanto sbandierata non resta più nulla.

“Perché così fan tutti” la sventurata rispose, ma non sono opere di fantasia purtroppo e Mozart e Manzoni sono citati a sproposito. Allora mi chiedo: come si fa a fermare questa catena umana di furberia? Come si fa a sorpassare lo stadio della parentela e del “ti sistema zia tua” per poter finalmente arrivare allo stadio del merito? Esiste in Italia la non corruzione morale? Esiste la persona che applica davvero le regole?

I cinquestellini appena arrivati a Roma vivevano in 16 in un bilocale con affaccio sulle rotaie della ferrovia Roma Ostiense; ora invece hanno affittato begli appartamenti vicini vicini il luogo di lavoro; centro storico che più storico non si può. Era logico che Roma puttana li avvolgesse nelle sue mollezze; nessuno può resisterle. Eppure tante persone hanno creduto in loro. Ora si affannano a spiegare che i soldi servono, che sono tutti madri e padri di famiglia, che la vita è cara. Io quando sento questa roba tendo a lucidare idealmente il fucile. Allora come rimediare? Io sono sicura che il rimedio esiste ma che non fa comodo a nessuno.

Ora si sono organizzati un nuovo V-Day, proprio a Genova dove pensavano partecipassero oltre 100 mila grillini e invece erano molti di meno. Secondo gli organizzatori, in piazza della Vittoria si sono radunate circa 40mila persone provenienti da tutta Italia per ascoltare Beppe Grillo. La Questura non conferma né smentisce il dato e, al momento in cui scriviamo, non ha fornito cifre della partecipazione. Ma Grillo scrive su Twitter “siamo 200mila a Genova!”.

Un’ovazione ha accolto l’arrivo del premio Nobel per la Letteratura Dario Fo, un caro vecchietto con l’animo del giullare che si è subito sentito a casa. E poi bla bla bla, le solite cose contro tutti. Perché il comune denominatore è sempre questo: sparare a zero, in fondo sono tutti corrotti. Han parlato dei soliti cadaveri in giro, le solite robe.

“Sono orgoglioso di essere un populista e di essere insieme a decine di migliaia di populisti, il potere deve tornare al popolo, le persone nelle istituzioni devono servire il popolo, non possono essere sopra la volontà popolare. Stiamo cercando di introdurre nuovi strumenti di democrazia diretta, in Italia oggi non c’è neppure la democrazia”. Lo ha detto Gianroberto Casaleggio e con questo per la sottoscritta è abbastanza: la messa è finita andate in pace.»

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