Dalle agenzie stampa

(AGENPARL) – Roma, 13 ottobre – ITALIA: SALATTO, PAESE AVVOLTO DA INARRESTABILE INVOLUZIONE POLITICA – “Ormai il nostro Paese è avvolto da un’inarrestabile involuzione politica. In molti tra gli appartenenti alla classe dirigente vivono infatti rincorrendo solo la pancia, i mutevoli umori degli elettori, a qualsiasi costo. Nessuno di loro, non avendone la capacità, si pone invece il problema di indirizzare la propria attività e tutta la società verso valori e interessi generali, sacrificando egoismi particolari. Il tutto rincorrendo sondaggi che peraltro, dopo il responso delle urne, risultano errati.  Gli esempi di questo modo di agire non mancano. Prendiamo le improvvide recenti dichiarazioni dell’onorevole Francesco Storace, secondo le quali le responsabilità di Priebke sarebbero uguali se non inferiori a quelle degli Stati Uniti d’America nel corso della Seconda guerra mondiale. A Storace non interessa capire che l’eccidio delle Fosse Ardeatine, provocato dall’ex capitano delle SS, era un vile e tragico episodio a difesa del traballante regime nazista. Mentre le vittime americane erano conseguenza di una guerra non da loro provocata, ma partecipata per liberare il mondo e in particolare l’Europa, e l’Italia, dal nazifascismo.

E che dire di Beppe Grillo, sempre pronto a cambiare posizione con evidenti contraddizioni solo per recuperare voti? La vicenda della smentita dei suoi parlamentari rei di avere firmato un emendamento per l’abolizione del reato di clandestinità, è assolutamente emblematica. Ma questi non sono i soli esempi dell’involuzione in corso. Basti pensare come forze politiche più rilevanti cambino idea di volta in volta sulla loro natura europeista, ascoltando o ignorando i saggi suggerimenti del presidente della Repubblica, secondo le convenienze del momento.

Così non si va da nessuna parte, anzi si amplifica la Babele nella quale viviamo, si indebolisce – conclude Potito Salatto, eurodeputato PPE – l’autorevolezza dell’Italia nel contesto europeo. Quando i nostri partiti avranno il coraggio, la forza e la lungimiranza di riconoscersi coerentemente nei grandi filoni politico-culturali europei, quali quelli dei popolari, dei socialdemocratici e dei socialisti che caratterizzano gli altri Paesi dell’Ue? Lo diciamo nell’interesse della loro stessa credibilità e coerenza oggi così in crisi”.

[fonte agenparl.it]

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