Politica

Italia delle Regioni

“La sicurezza urbana rappresenta una priorità per il governo e per i sindaci. Siamo a disposizione per fare la nostra parte ma occorrono risorse adeguate, politiche di sicurezza urbana integrata e soprattutto un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine per contrastare i fenomeni che creano insicurezza nelle nostre città”. E’ questa la posizione dei sindaci e dell’Anci ribadita al termine dell’incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a cui i primi cittadini hanno chiesto “un nuovo patto nazionale per il diritto alla sicurezza dei cittadini e la vivibilità delle città italiane”. “Le risorse da dedicare alla sicurezza urbana per il 2025 – hanno ricordato i sindaci – sono pari a 24.5 milioni di euro, risorse quindi inadeguate”.

Durante l’incontro con il ministro dell’Interno – a cui hanno partecipato il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci Gaetano Manfredi e i sindaci Matteo Lepore (Bologna), Daniele Silvetti (Ancona), Alessandro Canelli (Novara), Vito Leccese (Bari), Sara Funaro (Firenze), Vittoria Ferdinandi (Perugia), Roberto Lagalla (Palermo), Giacomo Possamai (Vicenza), Silvia Salis (Genova) – i primi cittadini hanno inoltre ribadito quanto sia importante “favorire l’interconnessione a livello territoriale delle sale operative della polizia locale” e in parallelo l’importanza “del rafforzamento dei corpi di polizia municipale con assunzioni a tempo determinato, sul modello della misura adottata per il reclutamento degli assistenti sociali. Serve un finanziamento stabile dello Stato e a valle di questo un obiettivo standard di servizio sulla base del rapporto fra unità di personale e popolazione residente”, ha concluso la delegazione dell’Anci.

Rilancio delle politiche abitative. In ambito delle Regioni si sta lavorando per attivare una ricognizione del patrimonio abitativo a livello regionale per censire gli immobili destinati alle politiche pubbliche dell’abitare e, contemporaneamente, individuare il fabbisogno abitativo delle famiglie italiane sulla base delle necessità emergenti di una parte di popolazione a rischio esclusione.

Mossi dall’esigenza di scambio reciproco di dati e informazioni qualificate, sia sulla normativa e i relativi necessari aggiornamenti sia sulla consistenza e lo stato di manutenzione degli immobili, la Conferenza delle Regioni e Province autonome e Federcasa, l’associazione che rappresenta le 85 aziende che gestiscono l’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), hanno sottoscritto un Accordo di collaborazione istituzionale per la condivisione delle strategie e delle proposte per lo sviluppo delle politiche abitative.

“Le Regioni, in quanto titolari delle competenze in materia di edilizia residenziale pubblica, sono chiamate a svolgere una funzione strategica, non solo in termini di programmazione e gestione, ma anche di innovazione”, afferma Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “Occorre, infatti, promuovere la rigenerazione del patrimonio esistente, incentivare forme di abitare collaborativo e sostenere l’accesso alla casa anche per quelle fasce di popolazione che, pur non rientrando nei criteri tradizionali, vivono una condizione di instabilità abitativa. È necessario superare la logica dell’intervento frammentato e costruire una governance multilivello che valorizzi il ruolo delle autonomie locali, degli enti gestori e del partenariato sociale”.

“La firma di è il risultato di una sinergia nata da alcuni mesi con Federcasa. Come coordinatore della commissione competente in materia ho promosso e fortemente voluto la sottoscrizione di questo accordo che mira a costituire una regia comune per far fronte all’emergenza abitativa che sta colpendo il nostro Paese – dichiara il Coordinatore vicario della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza Marco Scajola.

“L’obiettivo è quello di rafforzare lo sviluppo del settore delle politiche abitative partendo da una forte condivisione di dati. Per farlo, come Conferenza, ci siamo impegnati a chiedere la riattivazione dell’Osservatorio della Condizione Abitativa presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e a promuovere il coordinamento con gli osservatori regionali e gli enti che gestiscono il patrimonio di edilizia residenziale. In generale questo accordo sarà un importante atto di indirizzo per poter avere maggiori risorse per le politiche abitative e soprattutto per gestirle al meglio, cercando così di soddisfare il fabbisogno e le necessità dei tanti cittadini richiedenti. Da tempo con Federcasa c’è una collaborazione proficua che con questo accordo sarà ancora implementata consentendoci di avere un quadro completo e aggiornato, a livello nazionale, dell’attuale situazione. Forti anche di questo documento, come Conferenza insieme alle altre istituzioni, continueremo l’interlocuzione con il ministero per ottenere il maggior numero di fondi possibili”.

Marco Buttieri, Presidente Federcasa dichiara: “Ringrazio innanzitutto il Presidente Massimiliano Fedriga e l’Assessore regionale Marco Scajola, con il quale collaboriamo da tempo ormai su tutti i temi di interesse dell’edilizia residenziale pubblica. La sottoscrizione dell’Accordo con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome rappresenta un ulteriore tassello del percorso di coinvolgimento e collaborazione che Federcasa ha rafforzato in questo ultimo anno. Accordi come questo costituiscono un pilastro fondamentale della nostra attività di evidenziazione delle priorità e criticità di un comparto così strategico, che impatta notevolmente dal punto di vista sociale, soprattutto nei riguardi delle fasce più deboli della popolazione”.

“La raccolta dei dati è l’aspetto principale – ha continuato il Presidente Federcasa – che consente di assumere strategie e decisioni adeguate, soprattutto nell’interlocuzione con le istituzioni a tutti i livelli. Partendo dall’Europa, con il nuovo Commissario europeo all’Housing, la presidenza della commissione speciale HOUS, la presidenza di Housing Europe, che auspichiamo ci consentiranno di recuperare proprio dall’Europa le risorse necessarie per la valorizzazione del nostro patrimonio immobiliare pubblico, dovremmo concentrare particolarmente la nostra attenzione sul nuovo piano casa promosso a livello nazionale, sulla misura del PNRR di efficientamento energetico M7-17 e su tutte le altre opportunità che dovessero rendersi disponibili. I dati raccolti saranno quindi fondamentali per essere efficaci in questa direzione”.

©Futuro Europa® Riproduzione autorizzata citando la fonte. Eventuali immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

Condividi
precedente

L’arte di tornare indietro per andare avanti

successivo

Bulgaria in Eurozona da gennaio

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *