Politica

Italia delle Regioni

Fino a martedì 20 maggio si svolge a Venezia la quarta edizione del “Festival delle Regioni“. Il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga così sintetizza finalità e caratteri dell‘incontro annuale tra le regioni: “Il Festival è un momento di sintesi tra identità territoriali e visione nazionale. Il confronto tra le Regioni si concentrerà su temi cruciali – come l’autonomia differenziata, la sostenibilità e la competitività dei territori – in un contesto di piena collaborazione istituzionale”.

Per l’Anci associazione dei Comuni italiani Luca Baroncini: “La rete di amministratori costruita è il bilancio di cui essere più orgoglioso”. Il coordinatore uscente di Anci Giovani passa il testimone al sindaco di San Costanzo (Pesaro Urbino), Domenico Carbone all‘Assemblea di ANCI Giovani: “Caro Domenico, in questi mesi ti ho conosciuto e sono felice di lasciarlo a te perché so che lo passo in ottime mani”.

“Oggi Anci giovani è un organo dell’Associazione a tutti gli effetti, previsto dallo Statuto e con un Presidente, membro di diritto del Consiglio nazionale e del Comitato direttivo di ANCI Nazionale. Il bilancio di fine mandato non può che essere un bilancio di cui essere orgogliosi; ma il risultato più prezioso è la rete di giovani amministratori che lavora insieme, in squadra, al di là di appartenenza politica e geografica. L’obiettivo di aumentare la partecipazione è stato raggiunto, ed il merito è di tutti i coordinatori regionali e del coordinamento nazionale che non dimenticherò mai”. Lo ha detto Luca Baroncini, coordinatore nazionale uscente di Anci Giovani, nel suo intervento alla XIV Assemblea di Anci Giovani a Palermo.

Baroncini ha sottolineato la centralità degli eletti over 36 nella definizione dell’agenda politica: “perché, senza il coraggio, la propensione a innovare, la creatività, la competenze dei giovani, in una stagione di Inverno demografico, il nostro Paese rischia di perdere l’occasione di adattarsi più rapidamente alle esigenze delle nostre comunità”. Per questo, ha citato la “presentazione nei giorni scorsi di una importante proposta di legge sul lavoro giovanile, finalizzata a tenere in Italia o far tornare in Italia i ragazzi, attraverso una decontribuzione e una diminuzione per le aziende del costo del lavoro giovanile, una detassazione e una maggiore stabilità. Un bel segnale dal Parlamento proporlo alle porte di questa assemblea”, ha affermato.

Il coordinatore uscente ha ricordato tre momenti chiave per la storia associativa degli amministratori under 36, dapprima “con la fondazione di ANCI Giovani con il coordinatore Giacomo D’Arrigo”, poi con “il suo sviluppo che si è avuto con il mandato di Gianluca Callipo”, ed infine, il terzo momento “quello dell’attuale Coordinamento nazionale, durante il mio mandato, in cui l’assemblea è diventata un evento di primaria rilevanza e ci siamo consolidati come interlocutori di Anci e delle istituzioni statali”.

Ora le sfide del futuro, con il quarto step, “quello più importante che affido al nuovo coordinatore nazionale: Domenico Carbone, sindaco di San Costanzo (provincia di Pesaro Urbino). Caro Domenico, oggi è il giorno in cui tocca a me, con molta emozione e un po’ di commozione, passare il testimone. In questi mesi ti ho conosciuto e sono felice di lasciarlo a te perché so che lo passo in ottime mani”, ha detto rivolto al suo successore. Al quale ha affidato “tre parole chiave: persone (sempre al centro), partecipazione (non è mai abbastanza, possiamo e dobbiamo crescere ancora), fermezza (sii moderato nei modi ma intransigente nei valori!)”, ha concluso Baroncini.

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