Della Valle – Elkann, tra patriottismo e potere

In questi giorni su tutti gli organi d’informazione rimbalzano le accuse, e persino gli insulti, che si stanno scambiando Diego Della Valle, patron di Tod’s, e John Elkann, Presidente di Fiat Spa. E’ da tempo che Della Valle non lesina critiche nei confronti della Fiat e del rampollo di casa Agnelli: la settimana scorsa l’ultimo episodio che li ha visti protagonisti.

Elkann nel corso di un incontro a Sondrio con gli studenti delle scuole superiori sul tema dell’istruzione ha dichiarato che il lavoro c’è ma i giovani italiani non sono determinati a cercarlo. Lapidaria e senza bisogno di interpretazioni la risposta di Mr Tod’s: “E’ un imbecille, dovremmo fare un referendum e chiederci se lo vogliamo ancora in Italia”. Poi Della Valle attacca anche la Fiat “Elkann appartiene a una famiglia che ha distrutto una quantità industriale di posti di lavoro e, di conseguenza, anche le speranze di molti giovani. La Fiat scappa all’estero”.

Si scrive Della Valle-Elkann ma si legge Tod’s-Fiat, oppure Fiorentina-Juventus ma anche, soprattutto, dietro questi nomi, si cela un’aspra battaglia per il controllo di RCS Mediagroup nel cui azionariato la Fiat di John Elkann possiede il 20,5% e Diego della Valle ha il 9%. Il tema è di grande attualità, soprattutto dopo che ci sono state le clamorose dimissioni dal cda di Carlo Pesenti: il fatto sorprendente è proprio che per la prima volta i Pesenti (titolari di un 4 per cento circa delle azioni) si sono opposti frontalmente alla famiglia Agnelli, schierandosi così, implicitamente, al fianco di Della Valle.

La composizione dell’azionariato del gruppo del Corriere della Sera si dirige verso un dualismo tra Fiat e Della Valle, considerando il disimpegno di quote di peso delle banche socie come Mediobanca (già in atto) e IntesaSanpaolo (in procinto di farlo). Della Valle e Pesenti ormai hanno dichiarato apertamente e con toni forti di essere contrari all’attuale gestione dell’ l’amministratore delegato Pietro Scott Jovane, giudicata troppo attenta agli interessi del maggiore azionista, appunto la Fiat.

Nei salotti buoni di Rcs è in corso una guerra senza precedenti e siamo solo all’inizio della sfida. L’ultimo scambio di accuse in cui Diego Della Valle, armato di acceso patriottismo, ha assunto le vesti del paladino difensore delle nuove generazioni e si è scagliato contro Elkann e la Fiat, non è altro che uno degli episodi di facciata dietro i quali si gioca una partita molto importante: la lotta per il controllo di uno dei poteri forti presenti in Italia, il gruppo RCS Mediagroup.

©Futuro Europa®

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