Ostaggi siamo noi
Siamo ostaggi. Chi? Noi gente comune. Persone normali, professionisti. Lavoratori, gente che la mattina va a lavorare. Che ha le sue idee politiche, che si informa, che ha opinioni. Ma che non spacca le vetrine se gli altri non sono d’accordo e soprattutto non paralizza un Paese intero per ribadire le sue ragioni.
Trovo questi scioperi per la Palestina e Flotilla e via dicendo davvero inquietanti e prepotenti. Non siete d’accordo? Vi paralizziamo. Ci attaccano? Fermiamo il Paese. Ma tu democratico dei miei stivali (anzi no, non li uso), democratico delle mie ciabatte, non rispetti proprio il mio diritto di andare a lavorare o a scuola o altro? No, perché ti senti il Marchese del Grillo.
Al di là delle tue intenzioni non puoi pretendere che tutti ti seguano. Ti hanno avvertito in ogni modo di non esagerare, anche il nostro presidente Mattarella. E tu no, il sacro fuoco arde, a Gaza, a Gaza!
Non l’ho mai fatto ma stavolta tifo Trump. Speriamo lui riesca in un miracolo e questa tragedia dell’umanità abbia fine.
©Futuro Europa® Riproduzione autorizzata citando la fonte. Eventuali immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione
