Migranti a Roma
La situazione dei migranti a Roma è complessa e in continua evoluzione. La capitale è una delle principali città di arrivo e transito in Italia. I migranti presenti provengono soprattutto da Africa subsahariana, Nord Africa, Medio Oriente e Asia meridionale. Oltre a chi è arrivato con i corridoi umanitari o le richieste d’asilo, ci sono anche molti migranti economici e persone in transito verso altri Paesi europei.
La città dispone di centri di accoglienza straordinaria (CAS) e di sistemi SPRAR/SIPROIMI per richiedenti asilo e rifugiati. Tuttavia, i posti disponibili sono spesso insufficienti, con il risultato che una parte significativa dei migranti vive in occupazioni abitative o in strutture informali (ad esempio ex edifici industriali o palazzi abbandonati).
Una parte dei migranti riesce a inserirsi in percorsi di formazione e lavoro, specialmente nei settori della ristorazione, logistica, edilizia e cura alla persona. Altri, invece, affrontano condizioni di marginalità, con problemi di accesso alla sanità, alla casa e al lavoro regolare. Le associazioni del terzo settore (Caritas, Sant’Egidio, Baobab Experience, ecc.) svolgono un ruolo fondamentale nel fornire pasti, orientamento legale, corsi di lingua e supporto.
Il Progetto Terreferme è un’iniziativa sociale nata a Roma con l’obiettivo di creare spazi di comunità e inclusione per persone in situazioni di fragilità, in particolare migranti, rifugiati e famiglie vulnerabili. Le finalità principali sono offrire accoglienza e orientamento a chi arriva in città o vive in condizioni precarie; promuovere laboratori e attività interculturali (arte, cucina, musica, artigianato) per favorire l’incontro tra culture diverse; attivare percorsi di formazione e inserimento lavorativo, con il supporto di associazioni locali.
In sostanza, costruire reti di solidarietà territoriale, coinvolgendo cittadini, parrocchie e realtà del volontariato.
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