Meglio visitare Cuba subito

La nuova legge sugli investimenti stranieri a Cuba, recentemente approvata dall’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, introduce diverse novità. Tra i principali vantaggi del nuovo meccanismo giuridico, ci sono vari tagli fiscali e una vasta gamma di opportunità in quasi tutti i settori economici.

La nuova legge stabilisce che tutti i settori dell’economia sono potenziali destinatari di investimenti esteri, esclusi i servizi per salute, istruzione e istituzioni armate. Non saranno consentiti investimenti stranieri nei media e nelle attività legali. Gli investimenti potranno essere effettuati mediante tre modalità: società mista, contratto di associazione economica internazionale e società a capitale completamente straniero.

Naturalmente le imprese miste o a capitale completamente straniero non potranno assumere direttamente i loro dipendenti. Il personale cubano o straniero residente permanente, che fornisce servizi nelle imprese miste, dovrà essere assunto da un datore di lavoro “facilitatore”, proposto dal Ministero del Commercio e Investimenti Esteri, autorizzato dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Queste agenzie si incaricheranno di negoziare lo stipendio dei dipendenti e le condizioni di lavoro.

La legge ha un regime fiscale speciale per gli investitori stranieri. Uno dei cambiamenti più importanti è che la nuova legge riduce l’imposta sugli utili al 15% ed elimina la tassa sull’impiego di manodopera. A tutto ciò si aggiunge che gli investitori sono esenti da imposta sul reddito e dal pagamento d’imposta sui profitti per otto anni, dalla firma dell’accordo, anche se il Consiglio dei Ministri potrebbe estendere questo periodo.

Ascoltando il Vice ministro cubano al Commercio, Ileana Numez Mordoche, sciorinare queste e molte altre proposte, mi scorrevano nella mente le immagini di tutta quell’area interessata , spiagge incontaminate, alberi bassi sferzati dal vento, mare ricco di pesci e dai colori magnifici. E salutavo tutto questo, perché il progresso distruggerà quella meravigliosa isola. Ne ucciderà il sorriso miserevole ma dignitoso dei suoi abitanti; la composta povertà che è la loro arma contro l’opulenza e la perdita d’identità. Guardavo le persone intorno a me, per lo più uomini d’affari in giacca e cravatta, attenti alle parole e alle cifre e pensavo a quanti di loro sta davvero a cuore l’isola, la sua essenza, la sua storia..

Mi veniva in mente la musica che si sente in tutta la Havana, le richieste di saponi e caramelle da parte dei bambini, la semplicità dei gesti, la bontà del popolo. E a mente salutavo tutto questo. Perché l’isola cambierà e,non in meglio. E non tutti ne gioveranno, solo i più furbi. Povero Che, povero Fidel. Hasta la victoria siempre.

©Futuro Europa®

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