Politici in TV

TgCom24 torna a parlare della vicenda degli esodati. “La proposta del governo sugli esodati prevede di prolungare di un anno le salvaguardie, così come sono previste oggi.  Lo afferma il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine della cerimonia all’Accademia del Lincei – spiega TGCOM24 -. “Solo che chi maturerà il diritto nell’arco dell’anno prossimo sarà incluso nelle salvaguardie, cosa che finora non era prevista”, ha aggiunto. “In Commissione alla Camera chiederemo al ministro Poletti di reinvestire gli 11 miliardi di euro impegnati con le cinque salvaguardie approvate nei mesi scorsi, ma non spesi, per affrontare in modo definitivo la questione – riporta il servizio giornalistico di TgCom24 –  attraverso una modifica strutturale della legge Fornero che introduca forme di flessibilità in uscita verso la pensione, prevedendo incentivi per chi lavora più a lungo e penalizzazioni per chi sceglie di andare in pensione prima”, dichiarano in proposito le deputate del Pd Patrizia Maestri e Antonella Incerti, componenti della Commissione Lavoro. “L’adozione di una nuova salvaguardia – conclude il servizio – la sesta, non è per noi sufficiente e, in ogni caso, non può precludere l’impegno ad una soluzione alla fonte del problema”.

Repubblica Tv riporta le dichiarazioni del leader di Sinistra e Libertà, Niki Vendola, alla festa di SEL a piazza San Giovanni. “Penso che ci sia soprattutto bisogno di una sinistra che abbia un punto di vista non rassegnato. Che non si lasci surrogare dal conformismo, c’è bisogno di una sinistra che sia curiosa, libera e innovativa. Però c’è anche bisogno di una sinistra autonoma rispetto a Renzi e al suo Governo”: queste le parole di Vendola ai microfoni di Repubblica TV. Alla domanda se il “Partito Democratico stia facendo una sorta di campagna acquisti dentro Sel, Vendola è netto: “Qualcuno ha tentato, ci ha provato.  Siano un po’ più rispettosi, tutto qua”. Il problema è riferito alle ultime fuoriuscite da SEL: secondo molti è la politica “espansionistica” di Renzi che, non pago del suo 40%, vorrebbe irrobustire ancora di più il suo partito. Vendola cerca di fare quadrato intorno ad una sinistra estrema che, dopo il 40% alle Europee del PD, rischia di sparire.

Confronto pacato ma proficuo tra PD e M5S sul discorso della legge elettorale. Ne dà notizia il TG di LA7 che commenta positivamente il fatto. “Confronto pacato ma molto dinamico quello che si è svolto nel pomeriggio del 25 giugno in streaming tra M5s e Pd. A rispondere ai rilievi di Danilo Toninelli, primo firmatario del disegno di legge grillino per la nuova legge elettorale, Matteo Renzi in persona che all’ultimo momento ha deciso di partecipare al confonto con l’eurodeputata Alessandra Moretti, il capogruppo alla Camera Roberto Speranza e la vice segretaria del partito Debora Serracchiani. Per i grillini – continua il TG LA7 – c’erano anche i capigruppo di Camera e Senato Giuseppe Brescia e Maurizio Buccarella e Luigi Di Maio vicepresidente della Camera”.

“Il premier-segretario ha sottolineato che la debolezza del Democratellum sono la governabilità e i collegi troppo ampi: c’è la disponibilità del Pd a discutere delle preferenze se il M5s affronterà il problema della governabilità di chi vince le elezioni. “Non abbiamo paura delle preferenze, la Moretti ha preso 230mila preferenze alle Europee, quanti voti ha preso il primo del Movimento 5 Stelle? Trentamila?. Non siamo contrari a ragionare sulla governabilità ma non vogliamo ammucchiate, la risposta di Di Maio”.

Il TG di LA7 specifica che Renzi porrà 5 condizioni per il dialogo con i grillini: “studiare un correttivo che garantisca a chi vince di governare, eventuali alleanze vanno dichiarate prima delle elezioni, collegi piccoli, affidare alla Corte costituzionale prima il giudizio sulla legge elettorale e disponibilità a ragionare di riforme costituzionali”.

©Futuro Europa®

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