Andrea Carboni (CEO Pay-Box): una rivoluzione nei pagamenti alla PA

Il prossimo 13 giugno il Consiglio dei Ministri approverà la tanto attesa riforma della Pubblica Amministrazione (PA), che si muove nella direzione di una maggiore semplificazione e digitalizzazione dei servizi a beneficio della collettività. Nell’attesa che tali misure diventino effettive, questa settimana parliamo di Pay-Box, una soluzione estremamente innovativa ed in linea con la mission definita dal premier Renzi. Abbiamo raggiunto Andrea Carboni, Amministratore della società ed impegnato in questi giorni al Forum PA 2014 di Roma, al quale abbiamo rivolto alcune domande.

Cosa è e com’è nato il progetto Pay-Box?

Il progetto Pay-Box nasce nel 2011 come evoluzione del sistema informatico T-Serve – nato dall’intuizione di Roberto Casati (socio fondatore di Pay-Box Srl, ndr) – e inizialmente introdotto nel Comune di Prato, in Toscana. Per quanto innovativo, T-Serve presenta alcuni limiti che vengono definitivamente superati con la sua naturale evoluzione: Pay-Box. Rispetto al suo predecessore, si tratta infatti di una piattaforma molto più avanzata, in grado di risolvere uno dei principali problemi condivisi dalla maggior parte delle Amministrazioni comunali: la gestione e l’incasso dei pagamenti dovuti. Grazie a Pay-Box e all’integrazione interbancaria di cui è dotato, i Comuni possono finalmente ricevere in tempo reale il denaro pagato dai cittadini. Le transazioni vengono processate da un partner bancario, in assoluta sicurezza per tutte le parti coinvolte.

In pratica come funziona, in che modo avviene il pagamento?

I cittadini che devono usufruire di un determinato servizio comunale possono rivolgersi ad uno degli sportelli Pay-Box sparsi sul territorio (come edicole, negozi di vicinato, bar, ecc.) e richiederne il pagamento immediato. In questo senso i pubblici esercizi affiliati diventano a tutti gli effetti degli agenti contabili, facendo da tramite fra i cittadini e il Comune. Dopo aver autorizzato la transazione, il credito viene infatti direttamente trasferito alla Banca Tesoriera del Comune. Il pagamento può avvenire in contanti e con le più comuni carte elettroniche (bancomat e prepagate incluse), senza la necessità di avere un conto corrente associato e con il grande vantaggio per il cittadino di disporre pagamenti nei giorni e negli orari a lui più congeniali. Senza dimenticare che con questo sistema non bisogna più sottostare agli orari di banche e uffici postali, evitando lunghe code in attesa del proprio turno.

Pay-Box è una soluzione flessibile che può adattarsi alle esigenze anche dei Comuni più grandi?

Il sistema è indicato sia per i Comuni di piccole dimensioni che per quelli più grandi. Accedendo alla piattaforma dedicata, il Ragioniere capo del Comune può creare una vetrina di prodotti potenzialmente infinita, suddivisa fra crediti attesi e crediti non attesi. Attesi: si tratta dei pagamenti periodici, come ad esempio i passi carrabili, le autorizzazioni ZTL o il contributo di occupazione permanente del suolo pubblico. Non attesi: in questa categoria vi rientrano tutti i pagamenti che non sono normalmente previsti (ad esempio l’occupazione del suolo pubblico per fiere o manifestazioni di durata limitata nel tempo).

Quali sono i benefici per i Comuni?

Con Pay-Box i Comuni possono tenere sotto controllo tutti i pagamenti e riceverli in tempo reale, senza alcun onere o commissione a carico. Si paga solamente un canone annuale di modesta entità in rapporto ai servizi comunali e ai benefici che si possono ottenere. Pay-Box costituisce, inoltre, un canale di pagamento alternativo a quelli tradizionali, in grado di assicurare certezza e tempestività nelle transazioni. Ma è anche un’efficace arma per ridurre i casi di contenzioso e le relative spese legali a carico del Comune dovuti alle mancate entrate per i servizi utilizzati dalla cittadinanza. Pensiamo per un attimo al caso in cui un ambulante debba pagare il contributo di occupazione temporanea del suolo pubblico nel weekend quando solitamente banche e uffici postali sono chiusi. Come da procedura, il vigile urbano dovrebbe consegnarli il bollettino con indicato l’importo COSAP da versare il prima possibile al Comune. Nella maggior parte dei casi il pagamento viene però effettuato tardivamente o peggio ancora non avviene proprio. Con Pay-Box tutti questi problemi vengono definitivamente risolti poiché i pagamenti possono essere disposti anche nei giorni festivi, in tempo reale.

Quali sono invece i benefici che dovrebbero convincere un affiliato a far parte del network Pay-Box e ad offrire i servizi della piattaforma?

Pay-Box consente agli affiliati che diventano parte del network di collaborare con il Ragioniere capo per tutti gli aspetti amministrativi e di comunicazione. In particolare, il Sindaco invia una comunicazione per informare i cittadini della nascita di un nuovo punto Pay-Box presso cui effettuare i dovuti pagamenti. Questo si traduce in pubblicità per l’esercente, che, offrendo un range variegato di servizi, ha la possibilità di attirare un maggiore numero di clienti potenziali (una statistica nazionale rivela che gli esercizi pubblici che offrono servizi aggiuntivi tipo Lottomatica o simili registrano un incremento di fatturato del 30-50% circa, ndr). Oltre a questi benefici indiretti, c’è anche un guadagno diretto non indifferente: l’esercente incassa infatti 80 centesimi su ogni transazione effettuata tramite Pay-Box.

Quali sono gli sviluppi futuri che avete in programma per Pay-Box?

Dopo la recente attivazione nel Comune di Bientina (in Provincia di Pisa), che in soli due mesi ha visto crescere sensibilmente il numero di transazioni, e in altre realtà della Regione Toscana e della Lombardia, Pay-Box è pronta per sbarcare anche su computer e mobile app, offrendo ai cittadini la possibilità di effettuare i pagamenti in tutta comodità, a casa o in mobilità. L’obiettivo della società è anche quello di promuovere il servizio su tutto il territorio italiano, arrivando ad avere almeno un referente in ogni Regione con cui interfacciarsi e fare formazione sul campo.

A distanza di qualche anno dalla sua costituzione, i risultano sembrano darci ragione. Oltre ai numerosi Comuni che già offrono i nostri servizi, sono sempre più numerose le Associazioni di categoria – di cui l’ultima in ordine di tempo è la Confesercenti di Pistoia – che si stanno convertendo alla rivoluzione Pay-Box.

©Futuro Europa®

Print Friendly, PDF & Email
Condividi

Sii il primo a commentare su "Andrea Carboni (CEO Pay-Box): una rivoluzione nei pagamenti alla PA"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato


*