Italia delle Regioni

Il Presepe della Basilicata in esposizione al Quirinale. Il Palazzo del Quirinale ospita, nella Sala d’Ercole sino al 5 gennaio 2019 un monumentale presepe lucano ideato dal Maestro presepista Francesco Artese e sostenuto dall’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata.

Questa esposizione in occasione delle festività natalizie 2018 assume anche particolare valore simbolico perché precede di poco il grande evento di Matera Capitale europea della Cultura 2019, grazie al quale la Basilicata vivrà un’importante esperienza di centralità e protagonismo.

Il presepe del Maestro Francesco Artese è il racconto della nascita di Gesù nel contesto di un paesaggio che non ha eguali, i borghi della Basilicata e i Sassi di Matera, quelli che Pasolini scelse per il suo “Vangelo” affermando di aver ritrovato qui i volti e i luoghi “intatti” che in Palestina erano andati perduti.

La Basilicata intera si riconosce nel presepe, nei volti e nei gesti delle donne, degli uomini e dei bambini che animano la platea davanti alla grotta della Natività, in un paesaggio caratterizzato da vicoli e scale, grotte e palazzotti signorili, archi e ballatoi, orti e terrazze, comignoli, campanili delle chiese ipogee. Le case scavate nel tufo e incastrate tra loro evocano maestrie e saperi artigiani tramandati da padre in figlio. Ovunque un brulicare di vita, un racconto diffuso di quella cultura del vicinato fatta di solidarietà e condivisione tra famiglie: una dimensione di vita connaturata nei Sassi di Matera, in cui la “piazza” offre l’armonia del vivere senza barriere, dinamica e aperta. Come nello spirito di Matera 2019.

Nella Conferenza Unificata del 20 dicembre scorso è stata espressa l’intesa delle Regioni Italiane  sul decreto relativo al Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile. Il via libera delle Regioni è stato registrato solo dopo che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno ritenuto di poter accogliere tutte le richieste formulate dalle Regioni stesse, contenuto nel documento consegnato al Governo,  “Posizione sul Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri DPCM,  recante “Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile”

L’Intesa è stata espressa come ai sensi dell’articolo 1, comma 615 della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e della Sentenza della Corte Costituzionale 7 marzo 2018, n. 78. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha, inoltre, condizionato l’espressione dell’intesa sullo schema di DPCM, all’accoglimento di alcune proposte di modifica.

La Conferenza  delle regioni ha proposto inoltre alcune raccomandazioni che scorriamo brevemente: 1- impegno del Governo ad inserire, nel primo dispositivo utile, la modifica della norma primaria volta a consentire di utilizzare le risorse del Piano anche per l’acquisto di Filobus a capzione aerea e terrestre e sistemi intermedi e per la realizzazione delle relative infrastrutture; 2- riconsiderare, a seguito delle verifiche già previste dal DPCM e del Piano anche attraverso il Tavolo di Monitoraggio, l’esclusione di altre modalità di alimentazione non considerate in questa fase ma presenti nella Direttiva DAFI; 3- prevedere che almeno per il primo quinquennio sia consentito, anche in modo contenuta, la possibilità che, in ambito urbano e in abito extraurbano, le risorse del piano possano essere utilizzate anche per l’acquisto di mezzi Diesel con la migliore classe di omologazione in produzione nel periodo di riferimento; ciò in considerazione che, ferma restando la consapevolezza delle Regioni della significativa entità delle risorse attualmente rese disponibili da Fondi e Programmi già finanziati per l’acquisto di materiale rotabile su gomma, il fabbisogno complessivo a livello nazionale e a livello delle Regioni è molto più ampio di quanto garantito da dette risorse (per inciso si ricorda che l’urbano Euro 2 ed Euro 3 rappresenta il 40 % del materiale circolante e che a livello extraurbano questa percentuale è pari al 50% (in unità 15.000 mezzi); 4 – prevedere che per la misurazione dell’indicatore di inquinamento per il riparto nelle risorse per Città Metropolitane, Capoluoghi di Provincia e Comuni con popolazione maggiore di  100.000 abitanti, sia introdotta la più significativa media annua di Biossido di Azoto al posto della media oraria.

La Conferenza ha richiesto, infine, l’impegno del Governo a raddoppiare le risorse disponibili per la realizzazione del “Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile” e che per le nuove risorse non sia previsto il cofinanziamento regionale.

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