Italia delle Regioni

Il Ministro delle politiche agricole e del turismo Gian Marco Centinaio si è confrontato giovedi 22 novembre scorso con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Stefano Bonaccini. “Come presidente di una Regione costiera ho detto che sulla Bolkestein – direttiva europea sulla  libera circolazione dei servizi in base alle regole stabilite dall’Europa per il mercato unico –  si arrivi ad una definizione precisa, inutile mostrare i muscoli in Europa perchè rischiamo di arrivare alla procedura di infrazione senza portare a casa nulla”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, dopo l’incontro tra i rappresentanti delle Regioni e il ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio.

“Entro l’anno si deve arrivare alla definizione di un provvedimento del Governo e mi pare che il ministro stia studiando in questa direzione – ha aggiunto Bonaccini – altrimenti come Emilia-Romagna faremo una legge regionale per tutelare gli operatori della nostra terra. Mi pare ci sia la disponibilità del ministro”. Sulla promozione del turismo all’estero, ha proseguito ancora “abbiamo detto che c’è bisogno di una regia nazionale, io penso che la stagione dell’Enit negli anni precenedenti è stata positiva, il governo decida sulle nomine ma non disperdiamo un patrimonio perchè oggi abbiamo bisogno di una regia molto condivisa  e mi pare che Centinaio abbia insistito molto”.

“L’audizione del Ministro – ha detto Leonardo Di Gioia, Assessore della regione Puglia e coordinatore della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – è stata costruttiva. Con questo incontro continua una collaborazione che consente a tutte le Regioni di esercitare al meglio il loro ruolo, costituzionalmente tutelato, anche attraverso il raccordo con il ministero, elemento indispensabile per poter affrontare dinamiche che spesso hanno a che fare anche con l’Europa. Nel corso dell’incontro – ha spiegato Di Gioia – abbiamo chiesto a Centinaio anzitutto un fermo impegno per garantire che la nuova Pac, politica agricola comune, assicuri alle Regioni un ruolo centrale e strategico al fine di definire sui territori, attraverso il dialogo costante con i portatori di interesse, le azioni più efficaci. Abbiamo contemporaneamente chiesto di fare uno sforzo per poter valutare, nell’ambito del rapporto con il ministero dell’Ambiente, gli strumenti migliori per una forma di contenimento della fauna selvatica che è un problema che attanaglia molti agricoltori. Abbiamo poi sollecitato il Ministro affinché sia utilizzato quanto più possibile il fondo per le calamità, un fondo – ha sottolineato Di Gioia – che va dotato di risorse più consistenti, considerando che purtroppo le calamità naturali sono diventate sempre più intense, catastrofiche e, per certi versi, drammatiche. Spesso le istituzioni regionali – ha ricordato Di Gioia – sono costrette di volta in volta a rincorrere piccole disponibilità finanziarie con pratiche burocratiche spesso più costose degli indennizzi stessi. Infine abbiamo posto il problema della Xylella, rispetto al quale – ha concluso Di Gioia – il Ministro ha annunciato un prossimo stanziamento di 30 milioni”.

In ambito Anci associazione dei comuni italiani. Una piccola, grande rivoluzione quella che tanti sindaci e amministratori locali stanno portando avanti nelle proprie comunità: inserire l’educazione alla cittadinanza come materia di studio autonoma nelle scuole di ogni ordine e grado per formare cittadini responsabili, solidali e consapevoli di diritti e doveri. Una iniziativa che punta a recuperare il senso di appartenenza alla propria comunità, per imparare a prendersi cura degli spazi comuni e ad avere rispetto dell’altro contro ogni forma di pregiudizio e violenza. Non solo lo studio della Costituzione, i ragazzi potranno apprendere anche i principi fondamentali dell’educazione alimentare, digitale e ambientale con particolare attenzione ai principi dell’uguaglianza e della legalità.

Grandi nomi della cultura, dello sport e dello spettacolo, tra cui, Gigi Proietti, Adriano Panatta, Sigfrigo Ranucci, Alessandro Cattelan, Andrea Lucchetta, Vinicio Marchioni, Francesco Montanari, Vittorio Sgarbi, Gianfranco Pasquino, Paolo Nespoli e anche Nicola Piovani e la senatrice a vita Liliana Segre, hanno firmato la proposta di legge. Perché? Come dice Nicola Piovani: “C’era davvero bisogno”. O la senatrice Segre: “Se non l’aveste proposta voi, l’avrei fatto sicuramente io in Senato cercando un consenso trasversale”.

“Avere testimonial così importanti, che hanno firmato durante iniziative che si sono svolte a Firenze – ha dichiarato l’assessore Massimo Fratini del Comune di Firenze con delega alla cultura dell’educazione civica – spero ci aiuti a raggiungere l’obiettivo di cinquantamila firme. Invito tutti a firmare, la raccolta firme scade a metà dicembre”.

Tutti possono firmare per raggiungere l’obiettivo delle cinquantamila firme, basta recarsi presso gli uffici del proprio Comune di residenza o farsi direttamente promotori dell’iniziativa presso il Comune. Le informazioni, le regole da seguire e i moduli scaricabili (da autenticare) per la raccolta delle firme sono disponibili di seguito.  Si può scrivere ad Anci all’indirizzo mail: educazionecivica@anci.it con foto e testimonianze video sulle ragioni per firmare.

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