Thelma (Film, 2017)

Thelma è un film che non ti aspetti, geniale come pochi, capace di coniugare le regole del genere con la tecnica e i codici del cinema d’autore, al punto che Joachim Trier riesce a citare in ordine sparso Hitchcock (Gli Uccelli), De Palma (Carrie), Argento (Phenomena) e Bergman (per lo stile), passando dal thriller all’introspettivo, con puntatine verso l’horror  fantastico e il paranormale.

In breve la trama. Thelma è una ragazza introversa che dalle campagne norvegesi si trasferisce a Oslo per frequentare l’Università, un giorno è colta da una crisi convulsiva che pare epilettica, viene soccorsa da Anja con cui stringe un’affettuosa amicizia che poco a poco diventa amore. Thelma respinge come un peccato quel rapporto che la sua religione giudica contro natura, i suoi attacchi convulsivi peggiorano, fino a quando i genitori non le rivelano la terribile verità. Non andiamo oltre con la trama che assume elementi da thriller paranormale, sconvolgente e inquietante, con la scoperta dei poteri della ragazzina che portano indietro nel tempo e ricordano orribili eventi del passato.

Il regista è molto bravo da un punto di vista tecnico, apre il film con un piano sequenza straordinario che ci porta nel vivo dell’azione e lo chiude con identico piano sequenza che ci conduce fuori dalla storia, conferendo alla narrazione un andamento circolare, da romanzo proustiano. Soggettive intense, primissimi piani, tensione, suspense ai massimi livelli, carrelli suggestivi e sceneggiatura per flashback che tiene incollati alla poltrona fino all’ultima imprevedibile sequenza. Rapporti familiari, sentimenti, introspezione, persino il problema delle unioni gay da un punto di vista religioso sono elementi caratteristici di un film che non può definirsi di genere. Ottimi gli effetti speciali, le sequenze degli uccelli che impazziscono sono degne del miglior Hitchcock ma anche del Dario Argento dei tempi di Phenomena. Fotografia nordica glaciale, luminosa e notturna; colonna sonora angosciante che sottolinea le parti ad alta tensione; colpi di scena che si susseguono senza soluzione di continuità in un alternarsi di sogno e realtà.

Thelma è grande cinema che sfugge a ogni classificazione, merita i molti premi ricevuti (Norvegian International Film Festival, miglior film), sarebbe stata opportuna la sua presenza agli Oscar nella categoria miglior film in lingua straniera, ma – pur proposto – non è stato selezionato. Distribuito in Italia dal 21 giugno 2018 non è stato visto molto perché distribuito da Teodora, un coraggioso indipendente che può portare la pellicola solo nei cinema dei circuiti Fice e nei Cineclub. Visto al Metropolitan di Piombino, grande sala di provincia che sfida il passare del tempo ospitando cinema d’autore ogni martedì, con un pubblico numericamente modesto ma competente. Imperdibile.

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Regia: Joachim Trier. Soggetto e Sceneggiatura: Eskil Vogt, Joachim Trier. Fotografia. Jacob Ihre. Montaggio: Olivier Bugge Coutté. Musiche: Ola Flottum. Scenografia: Roger Rosenberg. . Produttori: Thomas Robsam, Sigve Endresen. Distribuzione: Teodora Film. Paesi Produzione: Norvegia., Francia, Svezia, Danimarca. Interpreti: Eili Harboe, Kaya Wilkins, Henrik Rafaelsen, Ellen Dorrit Petersen, Anders Mossing, Marte Magnusdotter Solem, Steinar Klouman Hallert, Ingrid Giaever, Oskar Pask.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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