Esodo da Forza Italia?

L’esodo agostano non sembra aver coinvolto solo i vacanzieri diretti verso mete turistiche, ma anche il partito di Berlusconi che sta vivendo momenti particolarmente difficili.

Benché i malumori negli ultimi mesi, soprattutto dopo il deludente risultato elettorale, fossero crescenti, dirigenti ed eletti sono rimasti alla finestra in attesa di veder evolvere la situazione politica. Tutto questo fino a lunedì scorso. Mentre i vertici del Partito partecipavano ad una Conferenza stampa contro il decreto dignità al Consiglio Regionale della Lombardia, la consigliere Silvia Sardone protocollava le dimissioni dal gruppo di Forza Italia lombardo corredato da un lungo post su Facebook di attacco al Partito.

La scelta della Consigliera regionale ha di fatto rotto gli induci scatenando una emorragia dal Partito che potrebbe concretizzarsi dopo la pausa estiva. Sì, perché – se è vero che nessuno ha seguito a ruota l’esponente lombarda – sembra essersi finalmente levato il velo di sofferenza che copriva il Partito dalla base fino ai vertici.

Gli azzurri dopo il voto del 4 marzo sembrano non essere riusciti a riprendersi dalla sconfitta nei confronti di Salvini e la struttura del movimento ormai logora e disgregata non ha reagito al momento di difficoltà aggravando la posizione delPpartito sul panorama politico nazionale.

Da quella domenica di marzo, secondo i sondaggi, i consensi sembrano essersi già dimezzati, i fronti interni spaccati e guidati da Toti che, nel tentativo di non perdere la regione strizza entrambi gli occhi al Carroccio. Nel contempo, nascono i salviniani forzisti, coloro che sperano di avere il Ministro dell’Interno come leader piuttosto che il PD di Renzi, con tanto di sito internet e movimenti social.

Insomma, un vero e proprio smottamento al quale Berlusconi sembra non essere ancora pronto a dare risposta. I primi timidi tentativi di rianimare il Partito con l’ascesa di Tajani e Galliani per ora non sembra sortire effetti e, mentre Salvini galoppa furiosamente verso la gloria, Forza Italia arranca e zoppica vistosamente.

Dopo l’abbandono della Sardone, soprattutto nel Partito lombardo sembrano diversi a poter lasciare la casacca azzurra con la speranza di vestire quella verde, soprattutto in vista delle importanti tornate elettorali della prossima primavera. Agli ennesimi annunci di ristrutturazione del Partito, questa volta sembrano però crederci in pochi e il rischio che Berlusconi perda pedine importanti è assai elevato.

Sicuramente, dopo questo inizio, a settembre ci saranno ulteriori cambiamenti che modificheranno profondamente i rapporti di potere tra i partiti sia nelle Regioni che nelle Camere. Certo è che Salvini, che dopo lo sgambetto sul Presidente Rai aveva promesso a Berlusconi di svuotargli il partito, sarà molto freddo con gli esuli e in una prima fase le adesioni alla Lega saranno pressoché nulle.

Senza dubbio, in vista soprattutto delle Europee, potrebbero esserci sorprese interessanti e potremmo assistere ad un nuovo e totale cambiamento dello scenario politico nazionale.

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