Italia delle Regioni

Le regioni italiane prendono posizione sulle risorse che finanzieranno il Reddito di Cittadinanza. “Leggiamo che il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, intende avviare il reddito di cittadinanza utilizzando le risorse Fondo Sociale Europeo-PLUS. Le Regioni sanno bene – dichiara Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria e coordinatrice della commissione Affari Europei della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome –  quanto sia utile rafforzare le politiche di inclusione sociale e sostegno al reddito dei disoccupati, in particolare dei più giovani.

Tuttavia il Governo – spiega la presidente dell’Umbria – deve prevedere risorse finanziarie aggiuntive e non sostitutive di quelle già assegnate dal Fondo sociale europeo per le finalità regionali e territoriali di politiche attive del lavoro, formazione professionale, lotta alla povertà, potenziamento dei servizi territoriali.

Se così non fosse, in realtà non si tratterebbe di ulteriori risorse che verrebbero richieste all’Europa, ma si tratterebbe invece di risorse già assegnate che verrebbero sottratte alle Regioni e a tutte quelle politiche locali per il lavoro, l’inclusione sociale, i percorsi di reinserimento dei disoccupati e cassa integrati.

Siamo pronti al confronto con il Ministro – conclude la coordinatrice della commissione Affari Europei della Conferenza delle Regioni – auspicando che ci si impegni per rafforzare le risorse per il sostegno al reddito e non per cancellare gli interventi che già si realizzano territorialmente per le politiche attive del lavoro”.

“Sono più di 20 mila, tra sindaci, assessori e consiglieri comunali i giovani under 36 impegnati nella politica locale: essi rappresentano un esempio concreto di impegno attivo, politico ed amministrativo. In un momento difficile per gli enti locali è importante il loro contributo che spesso deve confrontarsi con qualche difficoltà in più rispetto ai loro colleghi senior”.

Lo ha sottolineato Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo e Coordinatore nazionale Anci Giovani, intervenendo alla trasmissione radiofonica ‘La Radio ne Parla’ alla vigilia della IX assemblea annuale degli amministratori under 36 che si è svolta nel fine settimana a Chieti.

“L’assemblea– sottolinea in presidente di ANCI  associazione dei Comuni italiani  Decaro – rappresenta  un’occasione per attingere a quella risorsa fondamentale che è rappresentata dai giovani, dal coraggio che dimostrano anche assumendosi una responsabilità gravosa, quanto appassionante: amministrare un Comune. E poi, come ogni momento di incontro,  permette di confrontarci, di scambiare punti di vista e pratiche amministrative, ognuno dal suo osservatorio differente, ognuno con l’esperienza che ha maturato”, conclude il presidente Anci.

Il coordinatore nazionale di Anci Giovani ha spiegato come i giovani impegnati nella vita amministrativa dei territori si devono confrontare con due difficoltà aggiuntive. Da un lato c’è il problema della formazione: “in passato i partiti se ne occupavano, adesso siamo molto impegnati come Anci per sopperire a questa mancanza. Lo facciamo – ha spiegato il Coordinatore- con iniziative sui territori, soprattutto con il Forsam, una scuola di formazione annuale loro dedicata”. Vi è poi il tema legato alla delicata fase di avvio lavorativo .

“Quando inizi un’attività o una professione non è facile riuscire a strappare tempo utile da dedicare alla vita della tua comunità senza avere, peraltro, garanzie di reddito. Questo – ha concluso Callipo – dimostra un impegno civile ed una voglia notevole degli under 36 di mettersi in gioco”.

Questo impegno per sperimentare, innovare e condividere le migliori pratiche per lo sviluppo delle città e dei territori, il filo conduttore della IX Assemblea annuale svoltasi questo fine settimana a Chieti.

Una due giorni articolata in laboratori dedicati ai temi affrontati durante le lezioni della Scuola Anci per i giovani amministratori: dal welfare alla cultura, dalla finanza locale all’innovazione. Hanno preso parte ai lavori rappresentanti del governo con Vincenzo Spadafora, sottosegretario con delega alle Pari Opportunità ed ai giovani, ma anche professionisti, studiosi e rappresentanti del mondo della società civile.

Durante l’Assise sono state  presentate e discusse dai giovani amministratori due importanti iniziative lanciate da Anci: la campagna #Liberiamoisindaci per semplificare l’azione amministrativa dei sindaci e la vita dei cittadini e una proposta di legge, depositata in Cassazione nei giorni scorsi, sull’inserimento dell’educazione alla cittadinanza come materia di studio nelle scuole per recuperare il senso di appartenenza alle nostre comunità.

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