Italia delle Regioni

“Grande soddisfazione da parte di Anci per l’imminente completamento dell’iter che nelle prossime settimane vedrà i Comuni italiani firmare l’atto di convenzione con la presidenza del Consiglio dei Ministri per il piano delle periferie”. Lo dichiara Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e delegato Anci all’Urbanistica e ai Lavori pubblici.

“I Comuni stanno ricevendo in questi giorni lo schema sul Piano delle periferie. Si tratta – sottolinea ancora Occhiuto – di una proposta lanciata qualche anno fa all’Assemblea nazionale Anci che si svolse a Bari in occasione dell’avvio della presidenza di Antonio Decaro. Il governo prese allora l’impegno di finanziare tutti i progetti presentati. Finalmente, dopo vari rallentamenti procedurali, possiamo dire che adesso potranno essere concretamente attuate Politiche legate alla rigenerazione delle aree marginali riconnesse al tessuto urbano. L’obiettivo principale è quello di non creare nuove periferie, rimediando così a quella alienazione urbanistica che era stata creata con azioni sbagliate  negli anni ’60, ’70 e ’80. Oggi – prosegue Mario Occhiuto – dobbiamo intervenire su pezzi di città rivitalizzandoli con servizi e attrezzature e rendendoli sempre più attrattivi grazie a opere di riqualificazione. Il Piano per le periferie è un tassello molto importante di una strategia più complessiva rivolta verso la crescita sostenibile delle città italiane perché va ad unirsi ad una serie di risorse destinate alle aree urbane. Con il completamento dell’iter amministrativo che ogni singolo Comune sta espletando in vista della firma della convenzione, sarà quindi possibile accedere ai fondi destinati alla realizzazione dei progetti presentati.

“Anche in Italia – afferma Occhiuto soddisfatto – parte un processo incentrato su un percorso virtuoso che pone al centro le città, cuore pulsante del nostro Paese. L’Anci seguirà i Comuni anche nel corso della realizzazione del programma in modo da dare tutta l’assistenza possibile nell’ambito del Piano. È necessario continuare in questa direzione anche negli anni successivi, con investimenti per le periferie, per i Centri storici e per la messa in sicurezza degli edifici, in quanto tutto ciò riavvierà nel contempo il motore dell’edilizia e dell’economia”.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto a ‘La Radio ne parla’ su Radio Uno, dedicata all’accordo sottoscritto dall’Anci e dalla Fieg Federazione Editori Giornali  per aiutare le edicole a sopravvivere alla crisi. “A Firenze stiamo portando avanti un’attività mirata per aiutare con misure fiscali le edicole che sono un presidio socioculturale essenziale per il territorio, e per trasformarle anche in centri multi servizi per tutti i cittadini”. Lo ha spiegato Dario Nardella, sindaco di Firenze e coordinatore Anci per le Città Metropolitane, intervenendo a ‘La Radio ne parla’ su Radio Uno Rai in merito all’accordo firmato dall’Associazione e dalla Fieg che prende spunto proprio dall’esperienza di punta realizzata negli ultimi anni dall’amministrazione di Palazzo Vecchio. “Abbiamo messo in campo un pacchetto di misure fiscali partendo dall’abbattimento del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, una delle voci fiscali più impegnative per le edicole. Abbiamo previsto – ha precisato Nardella – una riduzione di questo tributo fino a tre quarti nei prossimi anni, dando così un incentivo forte per sostenere le spese di chi svolge l’attività di edicolante”. Ma accanto agli incentivi fiscali il Comune di Firenze sta anche spingendo per trasformare in rete di servizi la rete delle edicole. “Proprio nelle prossime settimane– ha affermato il sindaco fiorentino –  partirà un piano per utilizzare le edicole come punti di contatto coi cittadini, sia per la vendita dei biglietti dei teatri comunali che per l’erogazione di alcuni servizi come il pagamento delle bollette”.

In questo modo l’amministrazione punta ad arginare la crisi che, negli ultimi 15 anni, ha registrato la scomparsa di un terzo degli edicolanti. “In città, soprattutto in periferia, osserviamo parecchie chiusure, collegate al fatto che si comprano meno giornali. Proprio per questo, come altra faccia delle misure di incentivazione, chiederemo agli edicolanti di favorire al massimo l’esposizione dei giornali e delle riviste. Promuovere tutti gli organi di informazione su carta – ha concluso Nardella – è fondamentale per dare sostegno alla libera informazione che significa in definitiva una migliore qualità del dibattito pubblico”.

Esperienze di vendita  di giornali direttamente in Comune. “Il nostro obiettivo è offrire un servizio alla comunità mantenendo un fondamentale presidio culturale ma anche sociale ai cittadini del nostro piccolo Comune, considerando che l’edicola che ha chiuso negli anni scorsi era il secondo centro di aggregazione del paese”. Lo ha evidenziato il sindaco di Taranta Peligna, Marcello Di Martino, parlando alla ‘Radio ne parla’ dell’esperienza realizzata dalla sua amministrazione che, dal 2009, ha deciso di vendere i giornali direttamente in Comune, un centro di soli 400 abitanti sulle pendici della Maiella. “Quando mi sono insediato al primo mandato, da diversi anni il paese non aveva un centro servizi culturali e le persone anziane dovevano fare otto chilometri per raggiungere l’edicola più vicina”, ha spiegato il sindaco abruzzese. Per questo “la soluzione della vendita diretta dei quotidiani ci è sembrata l’unica possibile e ci siamo attivati con tutte le procedure per avviarla in un’area della casa comunale, dove i cittadini prelevano in self service i quotidiani nei giorni feriali dalle 8 alle 14. Invece, la domenica per non fermare il servizio, si alternano i consiglieri comunali di maggioranza che a turno aprono il Comune dalle 9 alle 12. E questo – ha sottolineato Di Martino – ci dà la possibilità anche di avere un costante filo diretto coi cittadini, con cui capita di commentare gli avvenimenti di tutti giorni in occasione della consegna dei giornali”.

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