Pubblicità

La nuova pubblicità del Mulino Bianco ci propone una fiction a puntate. Una coppia giovane e felice in un campo; lui ama il suo lavoro e sgrana granaglie davanti agli occhi sgranati di lei.

Hanno preso il posto della gallina Rosita allevata a terra e del fornaio Banderas che giunto ormai alla pensione decide di lasciare tutto alla figlia. Quindi, prima scena della ragazza che vuole calcare le orme della tradizione. Ma prima la domanda è: mentre noi parlavamo con Rosita e ci beavamo dei biscotti sempre più leggeri, lei dov’era? Forse a studiare Economia dell’impatto del Seme di Grano sui Campi della Bassa Padana oppure Storia dei Mulini, insomma potevano almeno mettere una foto sua da piccola, magari in occasione della Prima Comunione. Va bene accontentiamoci. Ce la ritroviamo cresciuta ed in età da marito, come si diceva una volta.

Ultimamente ne abbiamo viste di genialità pubblicitarie; dalla mamma disintegrata dal meteorite in giù. Mi piacerebbe sapere se l’azienda produttrice della nota merendina abbia avuto benefici in termini di vendite o se sia solo stato un chiacchiericcio di favorevoli e contrari. Certo è che di pubblicità orrende ne abbiamo avute, ma anche di bellissime. Chissà come mai le migliori sono sempre quelle delle macchine; le colonne sonore meravigliose, gran figacci al volante o top model in caso di femmine. Mi ricordo anche una con Jeremy Iron. Senza contare quelle della telefonia; vi ricordate quella bonona di Megan Gale e “tutto intorno a te“? Ricordo turbamenti maschili a frotte.

Io appartengo alla generazione di “a letto dopo Carosello”, anche se mia madre era un gerarca nazista e spesso il dopo si tramutava in prima. E ho sempre avuto un debole per Calimero anche se poi alla fine della fiera era solo uno zozzone. In tempi più recenti ci sono state epiche storie come “Ambrogio ho un certo languorino” e la tipa (Charlize Teron) che si alzava e si faceva sfilare il vestito dopo aver lasciato un finto Onassis seduto al tavolino. Quel sedere in via di esposizione ha turbato il turbabile e anche la sua camminata irripetibile.

Poi c’è stato uno scivolone verso donne in preda a perdite urinarie, virago incontrollabilmente incavolate in preda al ciclo in un crescendo di nuovi prodotti sempre meglio, sempre più sottili. Come dimenticare una nota marca che anni fa pubblicizzava assorbenti più lunghi con la frasetta “Sei protetta più che mai perché è più lungo e tu lo sai”. Roba da film porno. Eppure andava in onda e non essendoci ancora i social, noi pubblico lo vedevamo e al massimo commentavamo in famiglia. Adesso invece ci sono le discussioni virali dove tutti, dico tutti, hanno opinioni in merito. E le espongono.

E comunque sembra si sia tornati al modello famiglia. Con gli italiani acchiappa sempre, non a caso gli scarrafoni so sempre belli a mamma sua.

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