Italia delle Regioni

Rappresentando i sindaci di Comuni a volte piccolissimi che vivono ancora grandi difficoltà a quasi un anno dal terremoto, ho chiesto certezze sugli interventi di viabilità e ho ricevuto rassicurazioni”. Così Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, al termine dell’incontro con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e il presidente dell’Anas, Gianni Armani. “Con Anci e Anas attiviamo come ministero un monitoraggio costante  per i lavori nelle strade delle zone interessate dal sisma – dichiara il ministro Graziano Delrio – in modo da valutare l’efficacia del piano messo in atto e le necessità dei Comuni coinvolti”.

“Il 25 per cento dei lavori programmati nel primo stralcio per il ripristino della viabilità dopo il sisma, per un investimento complessivo di 85 milioni di euro, è in corso. Un altro 33 per cento, pari a 129 milioni, è in fase di approvazione. Si tratta dei lavori più urgenti che riguardano le arterie principali di collegamento per i territori colpiti. Procede anche l’attuazione del secondo stralcio, che riguarda la viabilità secondaria e meno compromessa”, continua Decaro.

L’Anas sta completando la ricognizione sul terzo stralcio, che riguarda le strade minori. “L’Anci – riferisce il presidente dell’Anci – ha evidenziato la necessità che nella compilazione di questo terzo elenco di opere si tenga ben presente l’aumento di volume di traffico e i conseguenti danni che le strade comunali hanno subìto per effetto del terremoto. Gli interventi che resteranno comunque fuori, è stato garantito che rientreranno nel più ampio piano di ricostruzione, affidato al commissario Vasco Errani, con il quale ci confronteremo subito dopo la pausa estiva”.  Si è, inoltre, stabilito che ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Anci e Anas vigilino congiuntamente con aggiornamenti periodici resi pubblici sull’attuazione del programma complessivo

La Conferenza delle Regioni – nella riunione del 3 agosto – ha approvato il documento sulla mobilità sostenibile che è stato inviato alle Commissioni parlamentari “Ambiente” e “Lavori pubblici” del Senato . Il testo era stato preannunciato e in parte illustrato il 24 luglio nel corso di un’audizione parlamentare dall’assessore della Regione Calabria, Francesco Russo.

Questi gli argomenti salienti trattati nel documento: 1- introduzione riparto fondo nazionale trasporti realizzazione dello schema generale dei Pums mobilità elettrica (Pnire) 2- uso carburanti alternativi (Dafi); 3- sicurezza ferroviaria. mobilità ciclistica e sicurezza stradale (Pnss 2016-2017); 4- cicloturismo. fondi per il rinnovo del materiale rotabile. altri interventi nell’ambito della mobilità sostenibile; 5- Habitat III piano strategico per la mobilità sostenibile; 6- il ruolo delle buone prassi delle regioni e degli enti locali; 7- la City Logistic.

In questi ultimi anni, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano ha trattato diversi temi che si inseriscono nell’ampio contesto della Mobilità Sostenibile. Il concetto di sostenibilità nell’ambito della mobilità ha diverse declinazioni:
– sostenibilità “ambientale”, nel senso di una mobilità che sia rispettosa dell’ambiente; – sostenibilità “economica” nel senso di una mobilità che sia programmata tenendo conto delle possibilità offerte dai bilanci delle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali; – sostenibilità “sociale”, nel senso di una mobilità che sia rispettosa della sicurezza e dei bisogni delle comunità e dei territori di cui è servente, in termini di accessibilità, efficienza ed efficacia dei servizi e di stimolazione di dinamiche trasportistiche e scelte modali volte a favorire i due precedenti criteri di sostenibilità.

Va sottolineato che il Governo centrale, in questi ultimi anni, ha dato alla Mobilità Sostenibile una nuova centralità nella propria Agenda, anche se talvolta l’ambizione e l’elevazione dei principi ispiratori non si sono tradotti in analoghe coraggiose e penetranti soluzioni attuative, in conseguenza di una lettura “minimalista” degli stessi principii ispiratori.

Anche a livello europeo si manifesta questa difficoltà di tradurre alti principi in regole ed azioni per cui, ad esempio, un principio elaborato nell’ambito delle politiche ambientali trova scarsa applicazione per le resistenze del settore delle politiche di sviluppo economico. Utilizzando due efficaci espressioni possiamo sintetizzare queste criticità come “Impegni politici esitanti” e “Scarsa integrazione tra i settori politici”.

Queste criticità “europee” sono presenti anche in Italia. In ogni caso anche in questo contesto vale il principio che “l’ottimo è nemico del buono”, per cui lo sforzo comune è quello di avere un approccio pragmatico volto a rendere le soluzioni attuative il più vicino ai modelli ispiratori, senza forzature. Ma per garantire che il “sogno” di massimizzare il raggiungimento dei principi guida, nel lavoro della Conferenza è sempre presente l’altro principio che “non bisogna in ogni caso rinunciare a perseguire l’ottimo nel frattempo che otteniamo il buono”.

I temi principali che la Conferenza ha affrontato negli ultimi due anni e mezzo nei quali il contesto della Mobilità Sostenibile ha assunto un valore sempre più pregnante sono: 1- Revisione delle modalità di riparto del Fondo Nazionale Trasporti, 2- Sviluppo delle Linee Guida per la elaborazione dei PUMS, 3- Mobilità elettrica (Pnire), 4- Uso carburanti alternativi (Dafi), 5- Sicurezza ferroviaria (Delibera Cipe 1/12/2016), 6- Mobilità ciclistica e sicurezza stradale (Piano nazionale sicurezza stradale 2016-2017), 7- Cicloturismo (Leggi di stabilità 2016 e 2017), 8- Rinnovo Materiale Rotabile (Leggi di stabilità 2016 e 2017), 9- Mobilità sostenibile (Habitat III e Piano strategico della mobilità sostenibile).

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