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Incendi, in fumo area 4 volte più grande degli anni scorsi – Effis, da gennaio 77.500 ettari contro 20mila in media 2008-2016 – In Italia nei primi sette mesi dell’anno gli incendi hanno coinvolto una superficie di 77.585 ettari, quasi il quadruplo rispetto ai 20.700 ettari andati a fuoco in media, da gennaio a luglio, tra il 2008 e il 2016. Il dato è fornito dall’European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea. I roghi si sono concentrati nel mese di luglio, con 60.589 ettari di boschi in fiamme. La settimana peggiore è stata quella dal 9 al 15 luglio, con oltre 34mila ettari in fumo, cui è seguito un rallentamento: 14.405 ettari tra il 16 e il 22 luglio; 4.356 ettari (ma il dato potrebbe crescere per successivi aggiornamenti) tra il 23 e il 29 luglio. Sempre secondo l’Effis, dall’inizio dell’anno si sono registrati 395 incendi di grandi dimensioni, superiori ai 30 ettari. Di questi, 300 si sono verificati a luglio. I numeri sono nettamente superiori a quelli degli anni scorsi. Tra il 2008 e il 2016, infatti, si sono avuti in media 77 grandi incendi nei primi sette mesi dell’anno. (ANSA)

Rogo Castelfusano: Prefettura, in arrivo militari – Impiego di militari ventiquattro ore al giorno per pattugliare la Pineta di Castelfusano, di recente colpita da numerosi incendi. E’ quanto “convenuto” durante una riunione in Prefettura alla presenza del prefetto Paola Basilone, della sindaca Virginia Raggi, dei vertici militari della città e del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco. Ad annunciare la decisione, presa “d’intesa con la sindaca con i vertici delle forze di Polizia”, è una nota della Prefettura.  “Questa mattina si è tenuta una riunione presieduta dal prefetto di Roma per verificare l’esito degli interventi svolti dagli enti e dalle amministrazioni impegnate a fronteggiare l’emergenza incendi – si legge nella nota -. All’incontro, che fa seguito alla riunione svoltasi il 10 luglio scorso, hanno partecipato, tra gli altri, la sindaca di Roma Capitale, il Comandante della Brigata ‘Granatieri di Sardegna’, il Questore di Roma, il Comandante provinciale dei Carabinieri e il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco. In particolare, per quanto concerne gli interventi a tutela della Pineta di Castelfusano, d’intesa con la Sindaca di Roma Capitale e con i vertici delle forze di Polizia, si è convenuto l’impiego di personale militare destinato “h24″ al pattugliamento della pineta, in raccordo con la Centrale Operativa Interforze già attiva per il controllo della zona. I militari – spiega la Prefettura – potranno così offrire un prezioso supporto al sistema definito con le linee guida di sorveglianza, vigilanza e spegnimento incendi adottate lo scorso mese di giugno”. (ANSA)

Incendi boschivi, Curcio: Necessario lavorare da subito per prevenire dissesto Firmate oggi raccomandazioni operative per la prevenzione del rischio idrogeologico nelle aree bruciate – “E’ noto, purtroppo, che i violenti incendi di questo inizio di stagione estiva 2017 hanno già bruciato migliaia di ettari di superficie”, ma oltre ai danni e alla perdita di patrimonio boschivo fin qui registrati è bene ricordare che “le conseguenze per l’equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell’ecosistema forestale e ambientale molto lunghi”. Con queste parole il Capo Dipartimento si è rivolto ai presidenti delle regioni e delle province autonome, ai prefetti, all’Anci e all’Unione delle Province Italiane richiamando l’attenzione sulla necessità  di prevenire il rischio idrogeologico nelle aree interessate da incendi boschivi. Le raccomandazioni operative firmate oggi – e consultabili sul sito www.protezionecivile.gov.it – sollecitano tutte le autorità interessate a intervenire prontamente nelle aree interessate da incendi boschivi, valutando le eventuali azioni di protezione civile necessarie laddove il passaggio del fuoco abbia determinato o aggravato situazioni di criticità idrogeologica. Le alterazioni delle condizioni naturali del suolo causate dagli incendi, infatti, oltre alla perdita di suolo fertile e di vegetazione, possono favorire fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense o prolungate, l’erosione del terreno e il possibile innesco di frane o di caduta massi improvvisa.  In particolare, il Capo Dipartimento sottolinea come sia necessario che le Regioni, le Province autonome, le Città metropolitane e le Province forniscano un adeguato supporto di natura tecnica alle Amministrazioni comunali nella valutazione della criticità idrogeologica delle aree percorse dal fuoco. Analogamente, i Comuni dovranno essere sensibilizzati ad aggiornare i propri piani d’emergenza, sulla base delle nuove o aggravate condizioni di rischio, e ad attuare altre iniziative di prevenzione non strutturale volte a informare la popolazione – anche attraverso l’organizzazione di incontri pubblici – sui corretti comportamenti da adottare in relazione al rischio. La legge quadro in materia di incendi boschivi prevede, come è noto, l’istituzione e l’aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco, allo scopo di preservarne la destinazione d’uso e scongiurare usi speculativi. A tale obbligo deve necessariamente associarsi l’impegno delle autorità di protezione civile sul territorio per valutare i nuovi o ulteriori rischi a cui il territorio si trova esposto e lavorare, da subito, in termini di pianificazione, prevenzione e informazione per essere pronti a fronteggiare eventuali emergenze. (ilVelino/AGV NEWS)

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