Un mondo finito, siamo già al limite

I Social sono ormai ed evidentemente un terreno minato per gli idioti. Scrivere uno status per raccontare cose della vita privata o pubblica non è uno scherzo. Si scivola spesso, magari per una parola o per una virgola, perché il mondo del web non perdona. Credo sarebbe opportuno per certa gente rileggere una o due volte prima di “postare”. Quello che a voce potrebbe sembrare uno sfogo innocente, scritto diventa un macigno.

Penso al tipo del PD che esorta il figlio, se fosse stato al posto del carabiniere in quel frangente, a mirare meglio. Una frase come tante, da bar. Peccato che c’è di mezzo un giovane ucciso e, in qualunque modo la si pensi, secondo me incitare a uccidere è cosa orrenda. E peccato che tu incitatore abbia anche un ruolo pubblico e quindi, noi romantici nostalgici, ci aspetteremmo un diverso approccio.

E che dire della tipa sempre del PD ( sarà una epidemia?) che parla di razze da preservare? Nemmeno Benito Mussolini avrebbe detto meglio. Le mancava solo di affacciarsi a un balcone. Ma di che parli ? Ma quei due neuroni che possiedi sanno mettere in fila due pensieri?

Ecco perché penso che i Social siano lo specchio dell’umanità più miserabile. Quella ignorante e qualunquista che si arroga il diritto di scrivere stronzate per un pubblico di derelitti, che non riflette sulle parole e non ha nemmeno l’umiltà di chiedere scusa, di dire “ho sbagliato”.

Certo l’occasione è ghiotta : una frase per dimostrare un concetto, una presa di posizione. Avere un pubblico, elemosinare like: “mi hanno messo tanti like, dunque esisto”.

Meglio postare foto di gattini o tramonti. Lo dovrebbero mettere come clausola nei contratti di tutti i politici. Il mondo non ha bisogno di altre stronzate, siamo già al limite.

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