Turchia, Darwin bandito dalle scuole

Secondo il quotidiano turco filo governativo The Hurryet, un dirigente della Pubblica Istruzione avrebbe affermato che la teoria dell’evoluzione di Darwin fosse troppo “controversa” e inaccessibile per i giovani studenti turchi.

Bandito Darwin. Considerato come “controverso” e “troppo complicato” per gli studenti, il celebre autore della teoria dell’evoluzione sparirà dai programmi scolastici turchi. Alplasan Durmus, capo del comitato per i programmi scolastici in seno al Ministero dell’Istruzione, ha affermato che dal 2019 il darwinismo lascerà i manuali di medie e superiori e verrà affrontato solo successivamente da chi intraprenderà il percorso universitario. “Abbiamo tagliato fuori argomenti controversi per gli studenti che non hanno l’età giusta per capire alcuni concetti scientifici”, si è giustificato Alplasan Durmus. “Gli studenti di terza media non hanno un bagaglio culturale sufficiente per studiare L’origine delle specie nelle loro classi di biologia”, ha sottolineato in un video pubblicato sul sito ufficiale del Governo. Per rafforzare la sua tesi, assicura di aver presentato  la riforma al Presidente Recep Tayyip Erdogan che l’avrebbe approvata di persona.

Questo annuncio segue di pochi mesi la polemica scatenata da vice-Primo Ministro turco Numan Kurtulus, che aveva bollato la teoria di Darwin come “arcaica” e affermato che era “priva di prove”. Il darwinismo è un argomento particolarmente sensibile nei Paesi del Medio Oriente a maggioranza musulmana. Questa teoria, che giustifica la trasformazione delle specie attraverso la selezione naturale, entra in conflitto con le scritture del Corano, secondo le quali il primo uomo, Adamo, è stato plasmato nell’argilla dalla mano di Dio. Ricordiamo che l’autore dell’Origine delle specie non è in odor di santità neanche negli Stati Uniti. Secondo uno studio pubblicato su Science nel 2011 che prendeva in esame un campione di 926 professori di biologia che insegnavano nella scuola pubblica, la maggior parte di loro o non affrontava proprio l’argomento, o metteva la teoria darwiniana sullo stesso piano del creazionismo.

La riforma scolastica in corso in Turchia ha già fatto innervosire i docenti universitari turchi. “le materie scientifiche e tecniche insegnate a scuola dovrebbero essere presentate con la prospettiva di permettere agli studenti di fare dei collegamenti con gli argomenti che vorrebbero approfondire in seguito”, hanno detto in un comunicato congiunto ripreso sempre dal giornale filo governativo The Hurryet, prima di aggiungere che la teoria dell’evoluzione dovrebbe essere affrontata durante quello che da noi corrisponde alla quinta elementare. Questo dibattito riaccende le preoccupazioni degli oppositori del Governo di Erdogan, i cui poteri sono stati rafforzati due mesi fa attraverso un referendum. I suoi detrattori criticano il fatto che voglia consolidare la sua autorità instillando dei  precetti conservatori e religiosi in seno alla Repubblica turca basata sulle tradizioni secolari trasmesse dal fondatore della Patria, Mustafa Kemal Ataturk. L’istruzione è una delle strade preferite dal Governo per via del suo potenziale nel plasmare le future generazioni, ma è anche quella più facile alla controversia. Si sono già avute una serie di proteste su piccola scala da parte di genitori scontenti per il modo in cui viene insegnata la religione. I media filo governativi affermano comunque che la decisione di dare un’impronta più turco-centrica all’insegnamento è frutto di un’ampia consultazione pubblica in cui i genitori hanno giocato un ruolo chiave.

L’opposizione laica teme che questo rimodellamento della società turca da parte del Presidente e del suo Partito su ideali neo-ottomani porti la Turchia a diventare una grande nazione islamica.

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