Italia delle Regioni

I sindaci dell’Anci con in testa il suo Presidente, il Sindaco di Bari Antonio De Caro, hanno partecipato alla manifestazione convocata giovedì scorso dall’Unione Province Italiane al Teatro Quirino di Roma.

“Non si scherza con la sicurezza dei cittadini. Non si scherza con la tenuta degli edifici scolastici dove i nostri figli trascorrono gran parte delle loro giornate. Con la conversione della ‘manovrina’ è assolutamente necessario garantire a Province e Città metropolitane il ristoro almeno parziale dei tagli e quindi le risorse perché questi enti siano nelle condizioni di assicurare i servizi essenziali. Per sostenere questa battaglia l’Anci è stata a fianco dell’Unione Province Italiane  il 18 maggio, al Teatro Quirino, per una giornata di mobilitazione che ha fatto sentire le voci di presidenti di Provincia e di sindaci metropolitani”.

Lo stesso presidente dell’ANCI ha dichiarato “Abbiamo più volte sottolineato la necessità di fare un tagliando alla legge Delrio, soprattutto dopo il risultato del referendum costituzionale. Le Città metropolitane dovevano rappresentare la struttura portante del Paese, il motore dello sviluppo economico e sociale dell’economia nazionale e invece, a due anni dalla loro istituzione, non sono messe nelle condizioni di garantire la manutenzione ordinaria delle strade e delle scuole. Lo stesso vale per gli enti di area vasta, penalizzati da tagli pesantissimi in vista di una soppressione che invece l’esito del referendum ha neutralizzato. Ora Province e  Città metropolitane continuano ad avere la responsabilità di servizi essenziali come la manutenzione delle strade e degli edifici scolastici, l’illuminazione, la tutela dell’ambiente. Ma le relative risorse non ci sono”.

Decaro riepiloga le richieste già avanzate da Anci e Upi alle commissioni Bilancio di Camera e Senato durante l’audizione sul Disegno di Legge n. 50, la cosiddetta ‘manovrina’: la necessità di “scongiurare l’ipotesi di ulteriori spending review per gli enti locali, visto che solo ai Comuni, tra il 2010 ed il 2016, sono stati richiesti sacrifici per 11,3 miliardi”, l’esigenza di risorse aggiuntive per le Città metropolitane pari a 80 milioni che corrispondono “alla dimensione dello squilibrio residuo di parte corrente del comparto”, e la necessità di assicurare alle Province almeno 200 milioni”.

“La verifica della legge Delrio – conclude Decaro – è necessaria anche alla luce della gestione impropria, da parte di Province e Città metropolitane, di funzioni di competenza delle Regioni. Il governo ha già dimostrato in altre occasioni di condividere con noi la consapevolezza dell’importanza delle aree vaste nel disegno di sviluppo del Paese. Ma il tempo ormai stringe inesorabilmente. E’ il momento di garantire almeno le risorse necessarie per i servizi essenziali ai cittadini e chiudere definitivamente la fase dell’emergenza istituzionale e finanziaria che ci impedisce di guardare con fiducia al futuro, attraverso il confronto con il governo”

Per l’obbligatorietà dei Vaccini il Coordinatore della Commissione Salute per la Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta valuta positivamente l’iniziativa del Ministro Beatrice Lorenzin. “Valuto positivamente l’iniziativa del Ministro della Salute di presentare a breve un provvedimento che preveda l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola dell’obbligo”. Lo dichiara il Coordinatore della Commissione Salute per la Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta.   “Ovviamente guarderemo nel dettaglio in Conferenza delle Regioni le norme proposte non appena il testo sarà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni. Credo però che si sia intrapreso un percorso giusto che in una logica di prevenzione deve essere sostenuto. I dati dimostrano che alcune patologie, come il morbillo, si stanno diffondendo nuovamente e le istituzioni hanno il dovere di agire per evitare vere e proprie epidemie. Occorre considerare poi – ha concluso Saitta – che molte Regioni si sono già attivate a cominciare dall’Emilia-Romagna a cui hanno fatto seguito iniziative in Toscana, Piemonte e Lombardia, il provvedimento può quindi contribuire a dare maggiore omogeneità applicativa su tutto il territorio nazionale”.

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