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Rinnovabili, al via iter diffusione nelle isole minori, soddisfatta Legambiente – Pronto per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e consultabile sul sito del ministero dello Sviluppo economico il decreto che individua le disposizioni per la progressiva copertura del fabbisogno delle isole minori non interconnesse attraverso energia da fonti rinnovabili.  “Un’ottima notizia – commenta Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente – perché oggi le isole sono in tutto il mondo al centro di interventi e sperimentazioni che stanno dimostrando come possano essere al 100% rinnovabili. Dalle Canarie ai mari del Nord, dalla Polinesia all’Alaska, sono sempre di più le isole che sono diventate indipendenti dalle fonti fossili e stanno puntando su un turismo sostenibile. Incredibilmente – prosegue Zanchini – le isole minori italiane, malgrado abbiano delle potenzialità enormi di produzione da energia pulita, hanno la minore diffusione di rinnovabili di tutta Italia. Con questo decreto si può finalmente sbloccare la situazione e l’augurio è che la spinta continui nei prossimi anni”.  L’obiettivo del provvedimento, che interessa 20 isole minori, è – scrive il MISE – dare maggiore sicurezza e sostenibilità ai sistemi energetici delle isole minori, promuovendo le politiche del Governo a favore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. In particolare, il testo definisce gli obiettivi quantitativi del fabbisogno energetico delle isole in questione da coprire attraverso la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, gli obiettivi temporali e le modalità di sostegno degli investimenti necessari alla realizzazione.  Positiva la valutazione di Legambiente anche sull’approccio proposto. Si prevede di spingere sia le rinnovabili elettriche che quelle termiche e di consentire a tutti di produrre energia da rinnovabili, sbloccando la situazione di vero e proprio monopolio a concessionari locali che ha caratterizzato finora le isole. “E’ positivo – aggiunge Zanchini – che gli incentivi siano previsti nella forma dei combustibili risparmiati, proprio perché oggi sulle isole il solare e l’eolico possono essere la risposta non solo per l’energia necessaria alle abitazioni e alle attività ma anche per aprire alla mobilità elettrica”. (ilVelino)

Ambiente: approvati programmi parchi naturali in Alto Adige – Oltre 2,1 milioni di euro sono a disposizione per i programmi 2017 dei 7 parchi naturali altoatesini: la giunta provinciale di Bolzano ha approvato il finanziamento. L’impegno finanziario è suddiviso tra i parchi Sciliar-Catinaccio (223mila euro), Gruppo di Tessa (432mila euro), Puez-Odle (389mila euro), Fanes-Sennes-Braies (335mila euro), Monte Corno (155mila euro), Tre Cime (264mila euro) e Vedrette di Ries-Aurino (326mila euro). “Siamo contenti di vedere che i parchi naturali confermano con progetti concreti il loro contributo alla conservazione del paesaggio naturale e a sensibilizzare la popolazione”, sottolinea l’assessore provinciale all’ambiente Richard Theiner. I programmi sono stati proposti dagli specifici comitati di gestione, nei quali sono rappresentate le amministrazioni locali, il settore agricolo e quello forestale, le associazioni ambientaliste. “In questo modo – spiega il direttore dell’Ufficio provinciale parchi naturali Enrico Brutti – nel processo decisionale sono coinvolti tutti i gruppi di interesse e nel contempo è garantita la maggior trasparenza possibile.” Per le Dolomiti patrimonio mondiale Unesco sono stati stanziati circa 165mila euro, mentre per misure di conservazione dei siti Natura 2000, sotto particolare tutela, è previsto un capitolo di 652mila euro finanziato con fondi UE. Ulteriori investimenti sono previsti per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, per i centri visita dei parchi naturali, per gli assistenti, per le escursioni, l’informazione e studi specifici. I premi incentivanti per la cura e il mantenimento del paesaggio, erogati per la conservazione del paesaggio e della biodiversità, ammontano quest’anno a 743.500 euro, oltre la metà provenienti da misure Ue di sostegno. La Ripartizione provinciale Natura, paesaggio e sviluppo del territorio concede inoltre contributi per interventi per valorizzare il quadro paesaggistico tradizionale. Sono previsti 250mila euro, in particolare per mantenere tetti in scandole o ricoperti con paglia, steccati in legno e canali d’irrigazione tradizionali, muri a secco ed altri sistemi di coltivazione tradizionale. (ANSA)

Veneto. Parchi, De Martin: Brugnaro vuole Mestre come l’Amazzonia investe sul verde pubblico. area S. Giuliano prima era discarica. – “Il Comune di Venezia ad oggi ha quasi mille ettari tra boschi, aree attrezzate, giardini a disposizione”, che richiedono un impegno economico anche consistente per essere mantenuti come si deve. Lo sottolinea l’assessore comunale ai Parchi, Massimiliano De Martin, intervenendo alla cerimonia di donazione di 180 alberi al parco San Giuliano da parte della catena di supermercati veneti Alì.”Questa amministrazione vuole una città verde, vuole una Mestre che sia molto vicino all’Amazzonia dal punto di vista degli alberi”, continua De Martin, ricordando che l’area del parco San Giuliano era una discarica tra le più inquinate d’Italia fino al 1998, mentre ora è “uno dei 20 parchi più grandi al mondo”. (Dire)

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