ASEM, Vertice Asia-Europa

Quando si parla di Comunità siamo abituati a parlare e pensare solo in termini di UE, ma nel mondo esistono molteplici associazioni economico/politiche di questa tipologia, una delle aree più importanti è sicuramente quella asiatica. Proprio qui sta emergendo con forza l’Aec (Asean Economic Community), comunità economica formata dai paesi Asean, l’associazione delle nazioni del sud-est asiatico, che unisce Tailandia, Vietnam, Malesia, Laos, Cambogia, Indonesia, Singapore, Brunei, Filippine e Myanmar.

Altrettanta importanza riveste l’Asia-Europe Meeting (ASEM), che è il punto di incontro tra la Commissione Europea, i 28 membri dell’Unione Europea (UE), i dieci membri dell’Association of South-East Asian Nations (ASEAN) insieme al suo Segretariato Generale, la Cina, il Giappone e la Repubblica di Corea, gruppo originale a cui si sono uniti negli anni anche India, Mongolia, Pakistan, Australia, Russia, Nuova Zelanda, Svizzera, Norvegia, Bangladesh, Kazakistan.

Nata nel 1996 l’ASEM tiene consessi biennali alternativamente in Europa ed in Asia, dopo il precedente di ottobre2014 tenutosi a Milano su cooperazione finanziaria ed economica, l’attuale si è tenuto l’Asia-Europe Meeting (ASEM), che riunisce attorno allo stesso tavolo la Commissione Europea, i 28 membri dell’Unione Europea (UE), i dieci membri dell’ASEAN insieme al suo Segretariato Generale, la Cina, il Giappone e la Repubblica di Corea, gruppo originale a cui si sono uniti negli anni anche India, Mongolia, Pakistan, Australia, Russia, Nuova Zelanda, Svizzera, Norvegia, Bangladesh, Kazakistan.

Sede dell’incontro nr. 11 avvenuto il 15 e 16 luglio scorsi, è stata la Mongolia con il tema principale focalizzato sui primi 20 anni di ASEM: partenariato per il futuro attraverso la connettività. Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e l’alto rappresentante Federica Mogherini hanno rappresentato l’Unione europea al vertice. Al termine del vertice i leader convenuti hanno concordato due documenti:  “Dichiarazione di Ulan Bator sull’Asia-Europe Meeting (ASEM)”; ” Dichiarazione dei presidenti dell’11º vertice ASEM, 20 anni di ASEM: partenariato per il futuro attraverso la connettività”.

La direzione futura dell’ASEM vedrà rafforzare il partenariato multidimensionale e incentrato sulle persone; si focalizzerà nella gestione della cooperazione finalizzata al conseguimento di risultati tangibili; farà in modo di promuovere la connettività in tutte le sue dimensioni; agirà per favorire l’informalità, le attività di rete e la flessibilità. Al centro dell’incontro era posta la connettività, leader presenti hanno sottolineato come sia un elemento fondamentale per collegare al meglio le economie e le società delle due entità. Malgrado la decisione della Corte Permanente Arbitrale dell’Aja sulle contese acque del Mar Meridionale Cinese abbia irrigidito le parti,si è posto l’accento sulla necessità effettiva di rispetto del diritto internazionale. 20 aree sono state individuate per la cooperazione concreta, tra le quali pace e stabilità, prosperità economica, sviluppo sostenibile, migliore qualità della vita, flussi interregionali commerciali e di investimenti, connettività digitale, di trasporti, stabilità internazionale, terrorismo, cambiamento climatico e migrazione.

E’ doveroso sottolineare come, purtroppo, non siano state prese decisioni pratiche sulle materie importanti, al di là di generiche affermazioni riguardo la cooperazione economica  e l’interscambio. A febbraio 2016 gli USA hanno stretto un nuovo accordo con l’ASEAN, gli statunitensi hanno goduto di un mercato da 235 miliardi di euro nel 2015, contro i 228 della UE e gli appena 13,4 della Russia. Quest’ultima ha finora preferito accordi bilaterali, spesso su materie in ambito di Difesa, ma si sta muovendo anche lei per concludere accordi globali e recuperare il terreno perduto.

Chiudendo i lavori, il Presidente della Commissione Europea Jean Claude Junker ha ringraziato la nazione ospite, la Mongolia, e il Presidente mongolo, Tsakhiagiin Elbegdorj, dichiarando:  “Io ammiro questo Paese, io ammiro il suo straordinario progresso, il meraviglioso sviluppo che questa nazione ha attraversato nel tempo intercorso tra le mie visite”. La Mongolia è stata oggetto di tre diverse visite da parte del Presidente Juncker nel corso degli ultimi venti anni, ed è la più tangibile testimonianza dei cambiamenti avvenuti nella regione.

©Futuro Europa®

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