Expo, l’esercito dei volontari al padiglione UE

Un gruppo di sessanta ragazzi e ragazze, dai 20 ai 30 anni di età, sta inaugurando la prima settimana di volontariato a Expo Milano 2015 presso il padiglione dell’Unione europea, situato di fronte a Palazzo Italia e all’Albero della Vita. Vengono da Francia, Belgio, Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Turchia, Croazia, Portogallo e Romania, oltre a un gran numero di giovani italiani. Comunicano fra loro soprattutto in inglese, molti hanno studiato in Italia e sanno parlare bene la nostra lingua.

L’obiettivo del progetto è di promuovere l’immagine dell’Europa unita durante l’Esposizione Universale, su iniziativa della Commissione UE in collaborazione con l’Ufficio di informazione del Parlamento europeo a Milano. In queste settimane i giovani volontari percorrono le due vie principali del sito espositivo, il Cardo e il Decumano, fornendo informazioni sulle prossime attività del padiglione e invitando i visitatori a scattare fotografie insieme, preparandosi per la presentazione ufficiale del 9 maggio, con la celebrazione del Giorno dell’Europa.

La struttura del padiglione UE prevede una serie di sale con schermi digitali interattivi, che illustrano le politiche di promozione dell’Unione a favore di un’alimentazione sostenibile e dell’innovazione in campo agricolo. Tale tema è stato reso più accattivante attraverso la storia dei due personaggi Alex e Silvia, un agricoltore e una ricercatrice che metteranno insieme le proprie abilità professionali, in un mix di tradizione e progresso scientifico.

Nel corso di sei mesi, i volontari contribuiranno a gestire il flusso di visitatori nelle sale, che a gruppi assisteranno a uno show principale realizzato in forma di corto cinematografico d’animazione. Al primo piano una sala conferenze ospiterà una serie di eventi con la presenza di rappresentanti delle istituzioni europee, italiane e dei principali organi di stampa. Ai giovani spetterà dunque il compito di accogliere gli utenti, accompagnandoli nell’esperienza e fornendo supporto logistico all’occorrenza.

La presenza del padiglione dell’Unione europea rappresenta senz’altro un’occasione per promuovere il tema dell’Europa unita in un evento internazionale di notevole spessore. Tuttavia, l’impressione generale è che i visitatori provenienti da altri continenti ne abbiano ancora una percezione piuttosto blanda e indefinita. Persone provenienti da Cina, Giappone e altri paesi dell’Asia sembrano, per ovvi motivi, richiamati da “marchi” più forti a livello internazionale come quello dell’Italia nel mondo. Ci auguriamo dunque che, nel prossimo futuro, le generazioni cresciute nell’Europa unita, come i giovani che operano a Expo, possano dare una maggiore visibilità al potenziale dell’Europa nel mondo.

©Futuro Europa®

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