Lavoro, disoccupazione in calo a dicembre

Secondo gli ultimi dati Istat, il 2014 si è concluso in modo positivo con una crescita del numero degli occupati. In particolare, a dicembre l’Istituto nazionale di statistica ha registrato un lieve aumento intorno allo 0,4% (+93mila unità, per un totale di 22 milioni e 422mila), che riporta il mercato del lavoro ai livelli di settembre 2014.

Numeri alla mano, si scopre che il tasso di occupazione, pari al 55,7%, è aumentato dello 0,2% in termini congiunturali (cioè rispetto a novembre 2014) e dello 0,3% se confrontato con lo stesso periodo dell’anno prima. L’andamento ha interessato soprattutto i lavoratori uomini (64,7%, +0,3% sia rispetto al mese precedente sia su base annua) che le donne (46,8%, +0,1% in termini congiunturali e 0,3% rispetto a dicembre 2013).

Come conseguenza di questo trend, è diminuito il numero di disoccupati (3 milioni e 322mila unità, -3,2% in termini aggregati rispetto a novembre 2014). Si tratta di un timido segnale di ripresa, che però non basta ad avviare la tanto auspicata inversione di tendenza: infatti, sempre secondo l’Istat, su base annua il numero dei disoccupati è aumentato di quasi tre punti percentuali (+95 mila).

Quanto al tasso di disoccupazione, inteso come il rapporto tra il numero di persone in cerca di occupazione e la forza di lavoro complessiva, è risultato in diminuzione dello 0,4% rispetto a novembre 2013, ma in aumento dello 0,3% rispetto all’anno precedente. Con riferimento agli uomini, a dicembre 2014 il tasso di disoccupazione (12%) è diminuito di 0,4 punti percentuali in termini congiunturali mentre è cresciuto di 0,1 punti in termini tendenziali. Per quanto riguarda, invece, le donne (14,1%) si parla di una diminuzione dello 0,4% rispetto al mese precedente e di un aumento dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (dicembre 2013).

Sul fronte inattivi, l’Istat rileva inoltre un aumento pari allo 0,2% del numero di individui tra 15 e 64 anni che non cerca impiego. Il dato conferma quanto riscontrato nel mese di novembre 2014, ma fortunatamente non influisce più di tanto sul tasso di inattività (35,8%), che a dicembre è aumentato di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali, mentre su base annua è diminuito di 0,6 punti.

Infine, ultimo capitolo: i giovani. Secondo i rilievi dell’Istat, a dicembre 2014 il numero di occupati con età compresa tra 15 e 24 anni è sceso a 918mila unità, in calo dello 0,7% (-7mila) rispetto al mese precedente e del 3,6% su base annua (-34mila). Per effetto il tasso di occupazione giovanile, pari al 15,4%, è diminuito di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di ben 0,5 punti nell’arco di dodici mesi. Buone notizie invece per quanto riguarda il tasso di disoccupazione (42%), che è diminuito dell’1% rispetto allo scorso novembre e aumentato di soli 0,1 punti percentuali su base annua. Per contro, nel periodo preso in esame dall’Istat, il numero dei cosiddetti Neet (i giovani inattivi non studiano e non lavorano) è salito a quota 4 milioni 382 mila, in aumento dello 0,9% nel confronto congiunturale (+37 mila) e dello 0,4% su base annua (+17 mila).

E in Europa? A dicembre 2014 il tasso di disoccupazione nella zona euro è sceso all’11,4% (-0,1 su base congiunturale e -0,4% su base annua), mentre nell’Unione europea al 9,9% (-0,1% rispetto a novembre 2014 e -1,3% rispetto al 2013). In entrambi i casi si tratta di una performance record che non si raggiungeva da almeno un paio di anni. La previsione di Bruxelles per il 2015 è quella di migliorare ulteriormente, arrivando all’11,2% nella zona euro e al 9,8% nell’UE.

©Futuro Europa®

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